Mondo Solidale

The Shukran, il social "abitato" da oltre 450mila persone, musulmane, cristiane, atee

E' il luogo dove si parlano tante lingue diverse e dove convivono pacificamente le une accanto alle altre. Un luogo dove ci si ringrazia e si lasciano da parte polemiche e violenze

1 minuti di lettura
ROMA - Fatna ha fondato una nuova città. Si chiama The Shukran, che in arabo significa “grazie”. È abitata da oltre 450mila persone, musulmane, cristiane, atee, che parlano tante lingue diverse e convivono pacificamente le une accanto alle altre. L’odio è bandito dalla città, xenofobi e islamofobi non sono i benvenuti tra le sue mura. Fatna El Hamrit ha 29 anni, genitori marocchini, vive a Camponogara, in provincia di Venezia, ed è arrivata in Italia che aveva appena compiuto quattro anni. Ha studiato mediazione linguistica e culturale all’università di Padova e oggi lavora in uno studio di progettazione e design. Nel 2015, con un gruppo di amici, tra cui il cofondatore di You Reporter, ha avuto l’idea: «Un social network di immagini e video, sul modello di Instagram – racconta – per far conoscere i mille volti del mondo musulmano, combattere la paura e l’intolleranza e per dire a tutti che i terroristi non hanno nulla a che fare con il vero islam».

E al posto del "like" c'è "grazie". The Shukran, lanciata ufficialmente nel 2017, è stata inserita da Google tra le cinquanta app più scaricate al mondo, ha 450mila iscritti, molti italiani (circa 100mila). «È un social fondato sulla benevolenza e la gratitudine, tanto che al posto del “mi piace”, c’è il “grazie”. Nato all’interno del mondo musulmano, è aperto a tutti, con l’intenzione di mostrare e far conoscere l’arte, la cultura e la bellezza dell’islam». Negli ultimi tempi, anche The Shukran è stato “invaso” come tutti i social da immagini e video su rifugiati e soccorsi in mare. «Ma senza discriminazioni o insulti – spiega Fatna – da noi i discorsi d’odio vengono infatti esclusi. Ma ciò che è incredibile è che finora non abbiamo dovuto censurare nessun intervento. Gli abitanti di Shukran costituiscono di per sé una comunità tollerante e accogliente». Ben lontana, a quanto pare, dall’aria che tira negli altri social network maggiori.