Mondo Solidale

Giornata mondiale del Rifugiato: nel mondo una persona ogni 110 è costretta alla fuga

Il numero di persone costrette a fuggire nel mondo è quasi pari a quello degli abitanti della Thailandia. Tante le iniziative di sensibilizzazione organizzate per il 20 giugno

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ROMA. Il 20 giugno è una data importante perché si celebra in tutto il mondo la Giornata del rifugiato. L'appuntamento, fortemente voluto dall'Assemblea Generale dell'Onu nel 1951, nello stesso giorno in cui l'assemblea approvò la convenzione di Ginevra, nasce con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica su una condizione - spesso oggetto di campagne diffamatorie e strumentali - che oggi coinvolge ben 70 milioni di rifugiati e richiedenti asilo nel mondo. Il numero più alto dall'approvazione della convenzione di Ginevra a oggi.

Una persona ogni 110 costretta alla fuga. Nel numero totale sono inclusi 25,4 milioni di rifugiati che hanno lasciato il proprio Paese a causa di guerre e persecuzioni: 2,9 milioni in più rispetto al 2016 e l'aumento maggiore registrato in un solo anno (fonte: UNHCR). I richiedenti asilo che al 31 dicembre 2017 erano in attesa di una decisione in merito alla di protezione sono aumentati da circa 300.000 a 3,1 milioni. Le persone sfollate all'interno del proprio Paese rappresentano 40 milioni del totale.

In breve, il numero di persone costrette alla fuga nel mondo è quasi pari al numero di abitanti della Thailandia. Considerando tutte le nazioni nel mondo, una persona ogni 110 è costretta alla fuga. L'85% dei rifugiati risiede in Paesi in via di sviluppo, molti poverissimi e incapaci di offrire un sostegno adeguato. Quattro su cinque rimangono in Paesi limitrofi ai loro.
"Nonostante gli aiuti, il corretto stato nutrizionale dei rifugiati non è garantito", spiega Antonio Vargas, responsabile per l'alimentazione e la salute di Azione contro la Fame. "È comune che lo stress post-traumatico causato dalla violenza provochi, ad esempio, un'interruzione nella capacità sia del bambino sia della madre di proseguire l'allattamento al seno, cosa che può portare a uno stadio di malnutrizione acuta".

Perché è una giornata importante. La Giornata mondiale del rifugiato serve a ricordare a tutti noi, che una casa e una nazione l'abbiamo e che consideriamo questi diritti scontati e inviolabili, che non applicare le norme sul diritto d'asilo significa delegittimare la legislazione internazionale e, nel nostro Paese, disattendere un principio sancito dalla Costituzione.

In Europa questa mancata applicazione è alla base della politica dei cosiddetti paesi di Visegrad, che prevedono un blocco dei flussi dei richiedenti asilo, negando quindi il diritto riconosciuto e sancito a ogni persona dalla convenzione di Ginevra a chiedere protezione internazionale nei casi previsti dalla legge.

L'Ue e l'immigrazione. Persino l'Ue negli ultimi anni ha disatteso i principi sanciti dalla convenzione di Ginevra, firmando con la Turchia di Erdogan un accordo finalizzato a bloccare il flusso dal Medioriente proprio mentre i siriani scappavano dalle bombe della coalizione internazionale e da quelle di Daesh.

Il fallimento dei governi e delle istituzioni dell'Unione Europea nello sviluppare una risposta politica efficace sull'immigrazione alimenta, secondo Human Rights Watch, una crisi politica senza precedenti.
Il rapporto "Toward an effective and principled EU migration policy: recommendations for reform" contiene raccomandazioni concrete per assicurare una leadership globale dell'Ue sulla protezione dei rifugiati, sostenere il diritto d'asilo e condividere in modo più equo le responsabilità tra gli Stati membri dell'Ue. Lo scopo è quello di tutelare i diritti di tutti i migranti, consentendo che i governi dell'Ue controllino i propri confini. "I governi dell'Ue sembrano capaci di trovarsi d'accordo solo sull'esternalizzare le responsabilità e nell'internalizzare la sofferenza" dichiara Judith Sunderland, direttore associato per Europa ed Asia centrale ad Human Rights Watch. "I capi di stato dovrebbero approvare politiche migratorie fondate sui diritti che siano tanto umane quanto efficienti".

La campagna europea "No more bricks in the Wall", che partirà in occasione della Giornata mondiale, coinvolgerà 19 territori, 17 enti locali, 14 organizzazioni della società civile da tutta Europa, legate da un filo rosso: raccontare tramite delle "istantanee" ("snapshots", in inglese - "from the borders", dai confini) - le questioni relative alle migrazioni.

Lezioni di umanità dall'Uganda. Una delle crisi umanitarie più dure al mondo, in ballo ormai da cinque anni, la sta soffrendo il Sud Sudan, e mentre il vecchio continente chiude le porte, Medici con l'Africa Cuamm ricorda gli sforzi, silenziosi e imponenti, che l'Uganda sta mettendo in atto per accogliere oltre 1.000.000 di rifugiati in fuga dal più giovane Stato del mondo, messo in ginocchio dagli scontri interni e dalla fame.  

"Questa crisi non è destinata a risolversi in tempi brevi - spiega don Dante Carraro, direttore di Medici con l'Africa Cuamm - ma ci insegna che l'accoglienza di chi ha bisogno è possibile, lavorando già in Africa. In Uganda per esempio negli ultimi anni oltre un milione di sud sudanesi sono stati accolti in West Nile, a nord ovest del paese. Lì vive una popolazione di 1.700.000 persone, che pacificamente hanno accolto e continuano ad accogliere chi più ha bisogno. È una lezione di umanità".

Sempre a causa delle tensioni interne, dal 2013 ad oggi si stima che 4 milioni di persone abbiano dovuto abbandonare la propria casa, un terzo dei 12,3 milioni di persone che costituiscono la popolazione del Sud Sudan. Molti di questi trovano rifugio all'interno del paese, ospitati dalle comunità, andando a gravare su un servizio sanitario già estremamente debole. Altri scappano nei paesi vicini, Uganda ed Etiopia in primo luogo. Anche in Etiopia Medici con l'Africa Cuamm interviene a sostegno dei rifugiati e della popolazione che accoglie, rafforzando il sistema sanitario della regione di Gambella e gestendo il centro di salute del campo rifugiati di Nguenyyiel.

La situazione in Italia. In Italia, alla luce del rifiuto del Governo di permettere a una nave di soccorso di una Ong di attraccare, la linea dura è sotto gli occhi di tutti e, malgrado alcune importanti manifestazioni di sensibilizzazione antirazzista, come il flash mob, organizzato da Caritas Ambrosiana, di due scalatori del gruppo alpinistico i "Ragni di Lecco" che si sono calati per protesta dal "Pirellone", sede del consiglio della Regione Lombardia, il clima di intolleranza è purtroppo destinato a peggiorare.

Segnali positivi arrivano da realtà come Refugees Welcome Italia, associazione che promuove l'accoglienza in famiglia dei rifugiati, che negli ultimi giorni ha registrato un picco di iscrizioni sulla piattaforma - pari a oltre l'80% - per un totale di circa 40 nuove famiglie pronte ad aprire le porte a chi scappa da guerre, persecuzioni e povertà.

Il dramma dei minori non accompagnati. In occasione della giornata SOS Villaggi dei Bambini ha lanciato la campagna "L'impegno a favore dei migranti in Italia e nel mondo", una road map per accendere i riflettori sui diritti e i bisogni dei minori che arrivano nel nostro Paese e far sì che vengano trattati e considerati semplicemente come bambini. Nel 2017, l'organizzazione ha aiutato 266 tra Minori Stranieri Non Accompagnati e giovani richiedenti asilo, grazie ai Villaggi SOS e ai Programmi di assistenza a Torino e Crotone.

A preoccupare maggiormente gli operatori vicende come quella della nave Aquarius, che ha coinvolto 123 bambini, e i casi di detenzione degli oltre 2000 minori separati dai genitori negli Stati Uniti, in attesa di un verdetto sulla possibilità o meno di restare negli USA.

Il rapporto Global Trends 2017. Per celebrare degnamente questa giornata di sensibilizzazione, il 20 giugno presso l'Associazione Stampa Estera verrà presentato il rapporto statistico dell'UNHCR Global Trends 2017, una mappatura globale dei flussi di uomini, donne e bambini in fuga da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani, seguita da una conversazione con rappresentanti delle comunità di rifugiati e delle istituzioni.

Lo scopo del rapporto, pubblicato dall'UNHCR in tutto il mondo in occasione della Giornata Mondiale, è quello di monitorare gli esodi forzati sulla base dei dati forniti da governi e altri partner. Non viene invece esaminato il contesto globale relativo all'asilo, a cui l'UNHCR dedica pubblicazioni separate e che nel 2017 ha continuato a vedere casi di rimpatri forzati, di politicizzazione e uso dei rifugiati come capri espiatori, di rifugiati incarcerati o privati della possibilità di lavorare, e diversi paesi che si sono opposti persino all'uso del termine "rifugiato".

Ospite d'onore Vanessa Redgrave, che presenterà il documentario "Sea sorrow - il dolore del mare", che segna il debutto alla regia dell'attrice e rappresenta una riflessione molto personale sulla situazione di crisi che vivono i rifugiati nel mondo. Il film uscirà al cinema il 20 giugno.

A ritmo di world music. L'Agenzia ONU per i Rifugiati ed ARCI hanno invece unito le forze organizzando un concerto gratuito con un set di world music di livello internazionale. Obiettivo: sensibilizzare il pubblico sulla condizione di oltre 70 milioni di persone che in tutto il mondo sono costrette a fuggire da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani. (Concerto di Bombino - Open Act: Awa Ly, Sandro Joyeux. Ore 21.30 - Villa Ada // Via di Ponte Salario, 28, Roma).

Anche Rai Radio3 quest'anno dedicherà uno speciale alla Giornata con una diretta di musica e parole provenienti da Togo, Mauritania, Kurdistan: "Musiche ospitali", questo il nome della serata, vedrà musicisti di tutto il mondo e rifugiati alternarsi sul palco della sala A di via Asiago 10, il 20 giugno dalle ore 21. Il programma è legato a un progetto musicale del Centro Astalli (Servizio dei gesuiti per i rifugiati).

Cucine dal mondo. L'Agenzia ONU per i Rifugiati, in collaborazione con il Caffè Nemorense e con il patrocinio del Municipio II di Roma, ha inoltre in programma +Gusto #withrefugees , un festival di cucine dal mondo nato per promuovere il talento delle persone che hanno trovato protezione in Italia e, allo stesso tempo, creare un'occasione di interazione positiva tra rifugiati e cittadini italiani. La serata sarà ospitata all'interno di "Be Pop", serie di incontri su importanti temi di attualità presso il Parco Virgiliano e alla manifestazione parteciperanno Ristorante Altrove, Barikama, Gustamundo/In Cammino... catering migrante, Hummus Town, 1World Kitchen, Gelateria Fassi, Grandma Bistrot, Naturale, Santi, Sebastiano e Valentino, Terra Mia biobistrò.

Una partita di calcio speciale. Sempre l'UNHCR, insieme all'Associazione Italiana Calciatori e all'Associazione Italiana Allenatori Calcio Onlus, con il patrocinio della FIGC, del Coni Lazio ed il sostegno di AS Roma, organizzerà una partita di calcio speciale, presso lo Stadio Tre Fontane a Roma: a sfidarsi saranno la squadra di minori non accompagnati, rifugiati e richiedenti asilo della Città dei Ragazzi, vincitrice del Torneo dell'Amicizia 2018 promosso dal CONI Lazio, e una selezione di stelle del calcio e dello spettacolo capitanate da Damiano Tommasi.