Mondo Solidale

Povertà educativa, a Torino prima tappa del tour per raccontare storie di riscatto di giovani disagiati

Dalla rom che chiedeva l'elemosina al giovane africano diventato direttore d'orchestra. Parte dal capoluogo piemontese la prima fase della manifestazione nazionale che vedrà protagonisti i ragazzi e le comunità educanti

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TORINO - Quella di Esa, ragazzo africano, ma cittadino italiano e di Ivana, ragazza rom costretta per anni a chiedere l'elemosina, sono solo due delle storie di giovani che sono partiti da condizioni disagiate, ma grazie all’impegno personale e con il sostegno della “comunità educante” sono riusciti a costruire una nuova vita. I due giovani hanno raccontato la loro esperienza a Torino, al Teatro Nuovo, in occasione della prima tappa della manifestazione nazionale #Conibambini- Tutta un’altra storia. Una iniziativa promossa dall’impresa sociale Con i Bambini, che attraverserà l’Italia da Nord a Sud per incontrare le comunità educanti dei territori e soprattutto i ragazzi, per ascoltarli e condividere con loro idee e buone pratiche di contrasto alla povertà educativa minorile e offrire opportunità significative ai giovani. La tappa torinese è stata organizzata insieme a Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione CRC, in collaborazione con l’Associazione delle Fondazioni di Origine bancaria del Piemonte, impegnate nel mettere in campo progetti contro la povertà educativa minorile e aderenti all’omonimo Fondo.

Le risorse necessarie per i progetti. Il Fondo è nato da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria, rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Le risorse servono per sostenere interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo – la cui dotazione è di 360 milioni di euro per tre anni - a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud. In poco più di un anno sono stati pubblicati tre bandi (Prima Infanzia 0-6 anni, Adolescenza 11-17 e Nuove Generazioni 5-14 anni, quest’ultimo ancora in corso con scadenza il 9 febbraio) e approvati i primi 80 progetti relativi alla fascia di età 0-6 anni, sostenuti con 62,2 milioni di euro.

L'evento di Torino e poi in altre città. Durante l’evento di Torino, oltre alle storie di Ivana (serbo-bosniaca musulmana)  e Esa (ragazzo d'origine africana, ma italiano) condivise con i 900 ragazzi delle scuole piemontesi presenti in sala, sono state raccontate altre esperienze: quelle di Alessandro e Maria, rispettivamente coinvolti in alcuni interventi sostenuti dalle Fondazioni del territorio. Ad accompagnare i ragazzi sul palco nel racconto delle loro storie, quattro ospiti speciali: Luigi Mastrangelo, campione di pallavolo; la cantante Loredana Errore, il campione paraolimpico di Rio 2016, Oney Tapia e il parkourer romano Gianpaolo Anastasi, cultore di una disciplina metropolitana che consiste nel cimentarsi in un percorso riuscendo a superare ogni genere di ostacolo, nel modo più veloce ed efficicace, correndo, con salti, mostrando forte senso dell'equilibrio. Personaggi che hanno raccontato, attraverso lo sport, la musica, come partendo da condizioni difficili è possibile modificare il proprio futuro. Nei prossimi mesi la manifestazione farà tappa a Reggio Emilia, Milano, Napoli, Brindisi, Catania e si concluderà nella prossima primavera a Roma, dove le storie e le buone pratiche raccolte durante la campagna verranno simbolicamente consegnate alle istituzioni.

L'obiettivo generale della campagna. “Faremo un lungo viaggio da Nord a Sud 'Con i Bambini': sarà una importante occasione di ascolto, di confronto, ma anche di denuncia sul tema della povertà educativa minorile, questione ancora troppo sottovalutata nel nostro Paese, sintomo di gravi disuguaglianze e causa di pesanti ipoteche sullo sviluppo complessivo - ha spiegato Carlo Borgomeo presidente di Con i Bambini a margine dell’evento - grazie al Fondo per il contrasto della Povertà Educativa Minorile, Con i Bambini, oltre a sostenere progetti presentati dal Terzo settore e dalle scuole, vuole promuovere un dibattito che coinvolga soprattutto i ragazzi in un percorso di cambiamento. L’obiettivo generale della campagna è quello di promuovere i temi legati al contrasto della povertà educativa minorile, sintetizzati da tre parole chiave: “povertà educativa minorile”, “comunità educante”, “periferie”. Tre parole che potrebbero cambiare il presente e il futuro dei ragazzi.

Le storie di Ivana e Esa.

Il riscatto di Ivana, rom che chiedeva l'elemosina. Ivana, oggi ha 25 anni, nata da padre bosniaco musulmano e madre serba cristiana, entrambi rom fuggiti dal conflitto balcanico ed arrivati in Italia con lo status di rifugiati politici. In Italia, lei e la sua famiglia, per via dell’appartenenza al popolo Rom, sono stati mandati in un campo nomadi, nonostante quella condizione di vita non facesse parte della loro cultura di provenienza. Ha vissuto in un ghetto, circondata dal degrado e con l’unica possibilità di fare l’elemosina per poter vivere. Per tutta la gioventù e l’adolescenza ha guardato la vita passarle davanti, mentre andava dalle case famiglia alle case-emergenza, condividendo la lotta dei suoi genitori che lavorando cercavano nuove opportunità di miglioramento per i figli. Si sentiva esclusa dalla società in cui era arrivata e non vedeva per sé opportunità di futuro diverso. Ma a 16 anni decide di cambiare la sua vita e costruirsi un futuro diverso, si impegna fino a quando si è iscritta all’Università lavorando per mantenersi durante gli anni di studio, ha seguito corsi sui diritti umani e internazionali e prevede di laurearsi a breve.

Esa, africano, cittadino italiano: direttore d'orchestra. Anche Esa, è riuscito a vincere sul contesto di povertà di partenza e lo ha fatto attraverso la musica. Esa è di origini africane, ma cittadino italiano, oggi ha 19 anni e lo scorso anno è stato insignito da Mattarella quale alfiere della Repubblica italiana. Vive a Rivoli, ha conseguito quest'anno la maturità al liceo musicale Cavour. Ha ricevuto il premio per le sue qualità quale direttore d'orchestra di Pequenas Huellas, l’orchestra giovanile per la pace e fondata a Cuba nel 2004 da Sabina Colonna-Pret. L’orchestra incentra la propria attività sull’avvicinamento di bambini e ragazzi tra gli 8 e i 17 anni, provenienti da ogni continente, attraverso la musica. I giovani concertisti di Pequeñas Huellas si esibiscono in ogni parte del mondo per portare un messaggio di pace e di fratellanza e per ribadire il diritto di tutti a un’infanzia serena.