Roma 2017

CINEMA

Festa di Roma, Fenoglio, i Taviani e la Resistenza: "Il fascismo cerca di tornare"

I fratelli registi Paolo e Vittorio rileggono 'Una questione privata', in sala dal 1 novembre e dicono: "Nei manifesti di Forza Nuova e negli adesivi degli ultrà c'è un tentativo di ritorno del fascismo per questo occorre un film così"
 

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Paolo e Vittorio Taviani rileggono Beppe Fenoglio, la Resistenza e una storia di "impazzimento d'amore" come definiscono Una questione privata, il romanzo postumo dello scrittore piemontese cui si sono ispirati per il loro ventesimo film. Con 88 anni Vittorio, 85 Paolo, i due maestri del cinema italiano non mollano e anche se sul set (e oggi all'incontro con la stampa) c'era solo Paolo, il film porta chiaramente la mano di entrambi i fratelli. "Hanno un'energia, una forza che in tante occasioni ha superato la mia che ho qualche anno di meno - dice il protagonista Luca Marinelli, calato nei panni di Milton, partigiano con la passione per la letteratura inglese - Le riprese sono state pazzesche: abbiamo girato in grandi ville ma anche su camion militari, in mezzo alle montagne con un freddo clamoroso".
 

Festa di Roma, il triangolo di Fenoglio nel film dei Taviani: "Quei ragazzi del '43"


Girato nella cuneese Val Maira, il film ritrova l'ambiente delle Langhe che Fenoglio descrive nelle sue pagine e quell'esperienza drammatica ma fondante che lo scrittore ha vissuto da ragazzo, ma che anche i fratelli indirettamente hanno conosciuto attraverso il loro primo documentario San Miniato '44, sulla strage nazista nella loro città natale, e poi con La notte di San Lorenzo. Portare Fenoglio sul grande schermo tanti anni dopo per loro "è la chiusura di un cerchio", necessaria perché "il fascismo torna o tenta di tornare" dicono accostando certi manifesti di Forza Nuova a quelli della Repubblica di Salò, con l'immagine di un nero che allunga le mani su una donna bianca. E poi Paolo cita l'episodio dell'immagine di Anna Frank con la maglia della Roma sugli adesivi di ultrà della Lazio. "E' una cosa che ci ha indignato profondamente, nei confronti di quella bambina che appartiene a tutti noi. E' la scuola oltre la famiglia responsabile di tutto questo, ormai gli adulti sono quelli che sono nel bene e nel male ma i ragazzi non possono ignorare quello che è accaduto. Occorre mettere un argine a questo oblio".
 

'Una questione privata', i Taviani rileggono Fenoglio - trailer


"Noi abbiamo sempre amato Fenoglio, lo abbiamo sempre considerato il più grande scrittore italiano ma non eravamo mai riusciti - per problemi di diritti - a portarlo sul grande schermo. Siamo sempre arrivati tardi, ormai ci eravamo rassegnati - racconta Paolo - poi un'estate io ero in vacanza a Salina e alla radio ho sentito la voce di Antonutti che lo leggeva, quando ho chiamato Omero per ringraziarlo, lui mi ha detto 'Sai che mi ha chiamato tuo fratello tre minuti fa per dirmi la stessa cosa'. Così ci siamo buttati in questo libro per tradirlo e farne un film".
 

'Una questione privata', il film di Paolo e Vittorio Taviani: la clip esclusiva


Per il trio di attori (oltre a Marinelli, Lorenzo Richelmy e Valentina Bellé) scelti per raccontare il triangolo amoroso di Fenoglio, il rapporto con il testo letterario è stato completamente mediato dai fratelli: "Paolo e Vittorio avevano un'idea molto precisa in mente, un'idea che non è esattamente quello che il romanzo ti può trasmettere, nella costruzione del personaggio mi sono fidata e affidata totalmente a loro" dice Valentina Bellé, che è Fulvia la giovane donna di città di cui sia Milton che Giorgio si sono innamorati. Oggi che i due amici sono lontani, entrambi partigiani ma in due brigate differenti, il seme del dubbio si insinua come un virus: Fulvia ha scelto Giorgio, ha tradito il suo amore platonico? Questi però nel frattempo è stato preso dai fascisti e per Milton è una corsa contro il tempo per sapere la verità più ancora che per salvare l'amico. "Ambientata in quel momento, così tragico, l'ossessione amorosa di Milton ci fa vedere la forza di un sentimento, un dubbio che diventa paranoia e poi follia amorosa - dice Marinelli -  Questo ragazzo che si dimentica completamente del contesto mastodontico dove sta camminando per inseguire la sua febbre mi ha conquistato".  Per Richelmy quei ragazzi tanto lontani "erano più liberi. Rischio di dire una banalità ma quei giovani avevano dei valori più forti e più chiari. C'era una sensazione più forte di poter cambiare le cose, fa effetto pensare che partigiani ventenni hanno salvato la nostra libertà, non so se ragazzi di oggi avrebbero la forza di fare una cosa così". Il film, unico italiano nella selezione ufficiale della Festa, sarà nelle sale il 1 novembre distribuito da 01 Distribution.