Elezioni Politiche 2018

Salvini e il giuramento sul Vangelo: "Le critiche della Cei non mi sfiorano"

Matteo Salvini  (cge)
Il segretario e candidato premier del Carroccio ironizza con i conduttori di Circo Massimo: "Se qualcuno preferisce impegnarsi sul Corano...". E su possibili alleanze assicura: "Né con Renzi né con Di Maio". Attacco all'ad di Ferrovie: "Mazzoncini si dovrebbe dimettere"
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"Non torneranno né il fascismo né il comunismo né il nazismo, in Italia ci sarà la democrazia a prescindere da chi vincerà le elezioni". Il leader della Lega e candidato premier Matteo Salvini battibecca con i conduttori di Circo Massimo, Jean Paul Bellotto e Massimo Giannini, in onda su Radio Capital a proposito della Lega che 'strizza l'occhio' a CasaPound. "Io sono qui, se vi piace parlare di nazisti, razzisti e marziani...", ironizza il segretario e candidato premier della Lega.
 
"La coalizione c'è e ha un programma. Non siamo i Pooh che si devono riunire così i fan sono contenti. C'è un programma su pensioni, cultura eccetera. Domani ci incontreremo per fare la summa finale di impressioni e emozioni. Sono stato felice di aver fatto migliaia di migliaia di chilometrì", dice Salvini a proposito della chiusura della campagna elettorale, domani a Roma, insieme a Meloni e Berlusconi. "Io adoro la gente vera. La tv? sono scelte", aggiunge.

"Per il duello in tv io ho detto quando volete e dove volete non solo con Renzi, ma anche con Grasso, Di Maio; qualcuno ha detto no", spiega Salvini. "Renzi - prosegue - mi ha invitato una sera in cui avevo mille persone a Bologna. Ho preferito rispettarle piuttosto che andare  a Porta a Porta". "Il Pd - sottolinea - ha preso la Toscana e l'Emilia come una riserva indiana dove schierare Lorenzin, Casini. Perderà".

· IL PREMIER
"Per quanto riguarda il premier chi ci ascolta sa che avrà due opzioni: se vuole Tajani, sceglie Berlusconi. Se vuole Salvini, sceglie la Lega", spiega il leader del Carroccio. 'Se firmo un impegno lo mantengo - aggiunge - quindi chi prede un consenso in più esprime il presidente del Consiglio. Sono straconvinto, non solo per i sondaggi ma per la sensazione che ho, che la gente voglia rimettermi alla prova. Mi sto preparando'.
 
"Berlusconi vuole fare il premier fra un anno? Se ne parlerà nel 2023, visto che vinceremo le elezioni e governeremo cinque anni", sottolinea Salvini che assicura: "Prima di Pasqua presenteremo il governo di centrodestra".
 
· IL GIURAMENTO SUL VANGELO
"Non mi sento minimamente sfiorato", dice poi detto Salvini a proposito delle critiche di monsignor Galantino (segretario della Cei che ieri ha tuonato contro gli sciacalli della politica ?ndr) per il profilo della campagna elettorale e del giuramento sul Vangelo fatto durante un comizio dal segretario della Lega. "Ci sono in Italia tante persone, cattolici e non, che fanno volontariato ma chiedono regole e limiti, e di accogliere un numero sufficiente di migranti per poterli aiutare davvero". "Sciacallaggio politico? Con Renzi, Boldrini, Bonino che fanno comizi in chiesa? Mi spiace se qualcuno si è offeso ma ho fatto un gesto col cuore. Poi, se qualcuno preferisce impegnarsi sul Corano o su altro - ironizza Salvini - io però vado orgoglioso di una tradizione che qualcuno ha negato in Europa".
 
· NESSUNA ALLEANZA
"Né con Renzi né con Di Maio". Matteo Salvini sintetizza così l'impossibilità, assicura, di un asse tra Lega e M5s, o Pd, come esito delle elezioni per la formazione di un governo. Il leader della Lega sotttolinea che "c'è un'idea di Italia completamente diversa tra noi e M5s. Io - ironizza riferendosi all'iniziativa del candidato presidente del Consiglio di M5s - non mando liste di ministri a caso a Mattarella prima del voto degli italiani. Tutti sanno che l'unica coalizione che puo' avere i numeri per governare è il centrodestra - ha aggiunto - La gente, per intendersi, non vuole soldi per stare a casa ma lavorare e noi vogliamo ridurre le tasse a chi offre lavoro".
 
· LA PRESIDENZA DELLE CAMERE 
Per quanto riguarda la possibilità di affidare la presidenza delle Camere a esponenti delle opposizioni, Salvini spiega che è un'ipotesi, vista dal centrodestra, alla quale "non abbiamo neanche lontanamente ragionato". Tuttavia, osserva il segretario del Carroccio, "bisogna vedere chi propongono".
 
Dunque non porte chiuse in linea di principio, ma la considerazione che si sta parlando di "ruoli di garanzia, e poi abbiamo visto con Boldrini e Grasso quanto fossero super partes, percheè se ti candidi con la sinistra estrema vuol dire che hai svolto il tuo compito con una certa impostazione". Comunque, osserva ancora il leader della Lega, "non dico no a niente e nessuno ma ora la mia priorità è pensare a chi sarà ministro dell'Agricoltura o per i disabili rispetto a chi farà il presidente delle Camere".
 
· ATTACCO ALLE FERROVIE
Mentre i treni arrancano tra gli snodi gelati, Ferrovie starebbe assumendo in grande stile pescando tra "parenti di politici e di ministri in carica", denuncia il leader della Lega. "L'amministratore delegato di Ferrovie (Renato Mazzoncini ndr) si dovrebbe dimettere - dice Salvini - ma soprattutto chi lo ha scelto, cioè Renzi. Mi risulta stiano facendo infornate di assunzioni in Ferrovie a pochi giorni dal voto. Mettiamola così: se fosse vero che sono in corso numerose assunzioni anche di parenti di politici, ministri in carica, non sarebbe un bel segnale. Provate ad approfondire".
 
· CASO FABIO FAZIO
Salvini dice di considerare archiviato il 'caso Fazio' ("invita tutti alla sua trasmissione, tutti meno uno, eppure fa servizio pubblico, ben pagato, ma sai che mi interessa di Fazio. C'è chi gli piace, a me non mi invita ma me ne farò una ragione"), e il tema conflitto di interessi per Berlusconi ("ora, dopo che il Pd ha governato sette anni senza curarsene?") ma conferma che "la macchina Rai va sistemata e valorizzata".
 
"Ci sono tantissimi interni - rileva il candidato premier della Lega - che sono stati messi all'angolo perché non sono 'amici di' o 'figli di', nè si possono appaltare all'esterno produzioni, programmazione, scelte editoriali. Non puoi farlo con il denaro pubblico, appaltare ai privati. La Rai avrebbe una missione pubblica da restituire al pubblico".