Elezioni Politiche 2018

Lega, Salvini: "Di tutto per rispettare il mandato da premier. Presidenze delle Camera ai due vincitori"

Il leader del Carroccio insiste: "La Bibbia è il nostro programma. No a minestroni o pateracchi". Sull'economia: "Se le norme europee ci consentono di stare bene le rispettiamo, altrimenti per noi valgono zero"

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Una domenica di sfide a distanza tra i due vincitori delle elezioni, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Per rivendicare il diritto a dare vita a un governo. Matteo Salvini parla alla scuola politica della Lega e, forse complice la natura dell'uditorio, pronuncia un discorso più duro rispetto al leader M5S. "Farò tutto quello che è umanamente possibile per rispettare il mandato che gli italiani ci hanno dato, ovvero di andare a fare il presidente del Consiglio, ma senza scendere a patti e rinnegare la nostra Bibbia che è il programma". E ancora: "Ho letto ipotesi astruse di governissimi, di governini, di passi di lato. C'è un programma scelto dagli italiani".

Per la formazione del governo Matteo Salvini dice di guardare "al centrodestra" e a "chi mette prima della maglietta politica l'interesse del paese". E aggiunge: "Io non sto smaniando: non mi alzo la mattina o vado a letto la sera dicendo "o faccio il presidente del consiglio o sono un uomo finito". No, io sono a servizio. Se si realizza il programma, bene. Se bisogna inventarsi pateracchi o minestroni, non sono assolutamente a disposizione". Per le presidenze di Camera e Senato dice che "sarebbe una follia fare il contrario di quello che gli italiani  hanno scelto la settimana scorsa. Ci sono due forze politiche che hanno vinto le elezioni non penso che sia molto difficile capire con chi si ragiona".

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Insomma, rivendica un ramo del Parlamento per il Carroccio mentre l'altra presidenza dovrebbe andare ai Cinquestelle. Sfida ancora Mario Draghi sull'euro, citando l'esempio di Galileo, "costretto ad abiurare". E dice: "Mi viene in mente Draghi, quando dice che l'euro è irreversibile. Conoscete qualcosa di irreversibile? Io penso che nulla è irreversibile, specialmente in economia". Quanto alla futura manovra economica: "La prepareremo di segno diametralmente opposto" a quello dei sacrifici e dei vincoli europei, e quindi "meno tasse per tutti" perché "il mio impegno è di andare al governo per rispettare gli impegni con gli elettori.  Se le norme europee ci consentono di stare meglio, le rispettiamo. Altrimenti questi vincoli europei valgono meno di zero: prima vengono gli italiani".

Infine una nuova polemica con Fabio Fazio: "Sono stato invitato da Fazio. Andare? No, grazie. Faccio altro. Mandiamo un bacione a Fazio e alla Littizzetto. Non gli mancano ospiti importanti... Possono invitare Saviano e Gad Lerner, che cosa gliene frega del piccolo leghista razzista...".