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VERSO L'OSCAR

L'outsider 'Get Out', l'horror nero è politico e il padrino è "Martin Luther King"

Candidato a 4 premi, 'Scappa: Get Out' di Jordan Peele è il titolo più fuori dagli schemi tra i nove candidati a miglior film. Storia di un afroamericano che a casa della fidanzata bianca troverà un nuovo Ku Klux Klan. David Oyelowo ('Selma'): "Ha già vinto"

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Chris, un giovane fotografo afroamericano, va con la fidanzata molto "wasp" a visitare la famiglia di lei per un week-end: la quintessenza della famiglia bianca benestante, colta e "liberal", il non plus ultra della correttezza politica. Ma non tutto è ciò che sembra. Get Out, horror o satira razziale, thriller psicologico o parodia?, ha sorpreso tutti fin dalla sua uscita un anno fa: scritto, diretto e prodotto dall'attore e autore comico Jordan Peele, qui al suo debutto registico, questo eccentrico, intrigante mix di generi e filoni è stato girato in soli 23 giorni in Alabama e con soli 4 milioni di dollari.
          

'Get out - scappa', l'horror politico che racconta il conflitto multirazziale


L'abbraccio della critica e il passaparola del pubblico (in Usa Peele ha molto seguito presso i giovani) ha lanciato il film verso un successo prima domestico poi planetario, con incassi globali di oltre 260 milioni di dollari. È stato candidato ai Golden Globe e è adesso in lizza per gli Oscar: quattro candidature, migliore film, migliore attore protagonista (il britannico Daniel Kaluuya), miglior regia e sceneggiatura originale (Peele).      Non è la prima volta che un horror (ma Peele lo definisce provocatoriamente "un documentario") viene candidato come miglior film: era già successo col Silenzio degli innocenti (1992), film a cui Peele dice di essersi ispirato per la maniera di inquadrare la scena dell'ipnosi cui Chris è vittima (della madre di Rose, interpretata dalla bravissima veterana del cinema indy Catherine Keener). Peele è il secondo afro-americano (ma anche lui, come l'ex presidente  Obama, è di madre bianca) nella storia degli Oscar a venir nominato con il film di debutto: il primo era stato John Singleton per Boyz n the Hood (1991).

'Get out - Scappa', bianchi a caccia di neri


The winner is...
A favore di Get Out gioca anche l'ondata di successo e interesse che sta riscuotendo il cinema "nero", vedi il fenomeno Black Panther, il film di Netflix Mudhound e il discorso trascinante di Oprah Winfrey ai Golden Globe. Grazie al suo successo Peele è diventato il primo regista afro-americano a guadagnare personalmente $100 milioni al suo debutto cinematografico. Il successo di Get Out è attestato anche dal nuovo fenomeno sui social: il Get Out Challenge (rimanere immobili mentre qualcuno corre velocissimo verso di te). Per la scena della corsa a perdifiato del personaggio di Walter verso Chris, per svoltare a destra all'ultimo istante, Peele dice di aver pensato a Intrigo internazionale di Alfred Hitchcock: "Qualcuno che ti corre incontro, con te che lo vedi in soggettiva, crea un'istantanea reazione viscerale e fisica nel pubblico". Peele ha raccontato di aver scritto il copione al tempo della presidenza di Obama, quando sembrava che il razzismo in America  stesse diventando faccenda del passato e il clima era più ottimista. "Non credevo che la tematica di Get Out fosse così attuale, l'avevo scritto più per me che per altro. Ma col cambiamento politico in corso, l'accendersi della discussione sulla violenza contro i neri e l'avvento del movimento Black Lives Matter (il movimento che si batte contro la violenza il razzismo nei confronti degli afroamericani, ndr.) ho capito che era venuto il momento di girare il film".
 
SONDAGGIO - VOTA IL TUO FILM AGLI OSCAR
 
Non dir gatto se... C'è chi sostiene che per Get Out non ci sono speranze per il premio come miglior film, che la candidatura è già un premio ma c'è anche chi ci crede ancora: è un outsider che non smette di sorprendere. Su una cosa sembrano tutti d'accordo: Get Out ha le maggiori possibilità di vincere la statuetta per la miglior sceneggiatura originale. Get out è una sceneggiatura totalmente originale, un horror satirico che ha colto lo Zeitgeist. L’Academy tradizionalmente odia il genere horror, ma questo è impossibile da ignorare. Unico vero rivale in questa categoria è Lady Bird: la sua regista Greta Gerwig è solo la quinta donna, in ben 90 anni di storia, a ricevere tale rispetto dal gruppo registi dell’Academy. Candidata anche come miglior regista potrebbe vincere invece per la sceneggiatura. 
 
David Oyelowo 

Il padrino David Oyelowo.   "Ho amato molto Get Out -  dice David Oyelowo, Martin Luther King nel film Selma di Ava DuVernay - Per me quel film ha già vinto, perché quattro candidature all'Oscar comprese come miglior regista e protagonista per un film categorizzato come horror è già una vittoria. Sono cose che non succedono mai per questo tipo di film! Get Out ha già sfidato e superato tante aspettative, per non parlare della sua collocazione culturale e del suo successo al botteghino. Lo hanno appena fatto uscire  di nuovo nei cinema, ha battuto un record dietro l'altro, in ogni campo: è uscito il febbraio dello scorso anno e ne stiamo ancora parlando ora, un anno dopo! Per un film fatto con meno di cinque milioni di dollari aver avuto tanta risonanza è un risultato straordinario: non c'è niente che tu possa togliergli: che vinca o meno un premio domenica prossima lui ha già vinto!".