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'Perfetti sconosciuti' trionfa in Cina. Il regista: "Cellulari e segreti, un linguaggio universale"

Boom per il film di Paolo Genovese: quinto al botteghino, un milione di dollari d'incasso nella prima giornata di programmazione

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È stato il film italiano di maggiore successo del 2016, ora Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese conquista anche il pubblico cinese. Uscito lo scorso weekend con più di 4mila copie (numero da considerare contenuto per la Cina), s'è piazzato subito al quinto posto della classifica dei più visti in sala. Un milione di dollari nella prima giornata di programmazione. Al Focus Italia del Festival di Pechino, lo scorso anno, aveva monopolizzato l'attenzione del pubblico e dei media tanto da convincere una piccola distribuzione locale a tentare l'avventura in sala.

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"È una meraviglia e anche una cosa assurda - commenta Paolo Genovese - una cosa mai accaduta a un film europeo, sono tutti entusiasti. Adesso è quinto nella classifica globale cinese, e davanti ha blockbuster tipo Star Wars o Avengers". La storia, nota, del film, parte da un interrogativo: quante coppie si sfascerebbero se uno dei due guardasse nel cellulare dell'altro? Una cena si trasforma in un gioco al massacro che mette a dura prova le coppia interpretate da un cast in stato di grazia, Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak. Due David di Donatello, tre Nastri d'Argento, un Globo d'Oro, tre Ciak d'Oro e si potrebbe andare avanti a lungo con la lista dei riconoscimenti.

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Ora, l'inaspettato boom. "Io ho la app di messaggistica WeChat - racconta il regista - che però uso solo in Cina, loro non hanno Whatsapp. Una notte improvvisamente s'è messa a suonare, mi sono arrivati un sacco di messaggi in cinese, mi sono messo anche un po' paura...". Lo informavano del successo al botteghino, "loro dicono che si tratta, sì, di un film europeo ma parla la loro stessa lingua, quella dei segreti, del non detto, e lo fa attraverso il cellulare che è un device fondamentale nel mondo ma in Cina in particolare, in questo momento: in un paese storicamente chiuso, in cui comunicare è sempre stato complicato, il telefonino è un simbolo di progresso, modernità, emancipazione, anche se con i limiti che conosciamo legati ai social e alle restrizioni web".

Poi, continua il regista, "l'aspetto curioso è che per la prima volta la pirateria ha aiutato un film invece di ammazzarlo. Perfetti sconosciuti è stato il più piratato in Cina lo scorso anno, milioni di download. È diventato un film di culto e questo distributore lungimirante ha detto 'se milioni di persone l'hanno scaricato evidentemente c'è un interesse, anche se dovessi incassare un decimo dei download, già andrebbe bene". Il film piace, "ci sono tredicimila recensioni degli utenti tutte fra le 4 e le 5 stelle, in Cina funziona molto il passaparola. Aggiornano continuamente il forecast degli incassi - continua Genovese - erano partiti con una previsone di 40 mila yuan, stanno già a 60 mila e in crescita".


Un momento di successo per il regista romano, da poco anche in libreria con il suo debutto da scrittore, il romanzo Il primo giorno della mia vita (Einaudi), protagonisti un uomo, due donne e un ragazzino convinti di aver toccato il fondo, e sull'orlo del suicidio, ai quali un personaggio misterioso incontrato per caso regala sette giorni per scoprire come sarebbe il mondo senza di loro. Un po' The Place un po' Frank Capra, "forse più Capra, amo raccontare le persone, le loro paure, i loro dèmoni ma a differenza dei miei film qui c'è tanta speranza, si parla di persone che cadono ma riescono a rialzarsi, mentre Perfetti sconosciuti e The Place sono film duri, un ritratto nero dell'umanità". Il romanzo è uscito da pochissimi giorni ed è già alla seconda ristampa, "sono eccitatissimo - commenta il regista - perché non è il mio mondo". Naturalmente, "mi piacerebbe che diventasse un film".

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