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Lana Del Rey: "Suonerò in Israele ma andrò anche in Palestina"

Dopo le polemiche per l'apparizione della cantante a Tel Aviv, la replica 'par condicio': "Voglio la pace per Israele e Palestina"

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Lana Del Rey conferma che si esibirà in Israele, nonostante le critiche e gli inviti a cancellare lo show in programma al Meteor Festival di Tel Aviv il prossimo 7 settembre. Sul web fan e associazioni filopalestinesi nei giorni scorsi avevano esortato la cantautrice newyorkese a non suonare nello Stato ebraico. Con un post pubblicato sui suoi profili social l'artista americana ha spiegato la sua posizione. "Le mie idee su democrazia e oppressione sono in linea con la maggior parte delle visioni liberali. Suoneremo in Israele. Detto ciò, capisco le preoccupazioni riguardo al mostrare supporto anche ai palestinesi. Quindi voglio farvi sapere che visiterò la Palestina e non vedo l'ora di incontrare sia bambini palestinesi che israeliani e di suonare per loro. Voglio la pace per Israele e Palestina", scrive Lana.

Roger Waters: ''Gaza è una prigione a cielo aperto''


La cantante poi risponde a Roger Waters, l'ex Pink Floyd e fervente sostenitore del Bds, il movimento internazionale per il boicottaggio di Israele. Waters, che aveva già polemizzato con altri artisti come Radiohead e Nick Cave per aver suonato nel paese mediorientale, su Twitter si era rivolto alla Del Rey, chiedendole di annullare l'esibizione a Tel Aviv. "Anche se nel tuo cuore credi di essere neutrale - come dice giustamente il Premio Nobel Desmond Tutu - se sei neutrale in una situazione di ingiustizia, scegli la parte dell'oppressore", le parole di Waters. "Ho letto le tue dichiarazioni riguardo all'agire quando si crede nella neutralità, capisco perfettamento quello che dici e questa è la mia azione", la replica di Lana.