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Cannavaro, stipendio da big: è l'allenatore più pagato della Cina, il quarto al mondo

Fabio Cannavaro 
L'ex capitano della Nazionale guadagna 12 milioni di euro l'anno. In testa, in questa classifica di cifre da capogiro, il ct della Cina Marcello Lippi (20 milioni), poi Guardiola e Mourinho. Una panchina in Oriente vale oro: lo sanno bene anche Capello, Pellegrini e Paulo Sousa
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ROMA - La Cina del calcio fa la voce grossa: per far crescere il movimento Pechino non bada a spese. Ed ecco che il tecnico più pagato al mondo, con 20 milioni di euro l'anno di stipendo, è il ct della Nazionale del Dragone rosso Marcello Lippi, campione del mondo con l'Italia nel 2006. Ma le sorprese più grandi arrivano dalle squadre di club, protagoniste di una vera e propria corsa ad attirare professionisti dall'Europa per accorciare le distanze con il calcio d'Occidente.

In attesa del rinnovo.monstre con il Manchester City di Pep Guardiola (si parla di 25 milioni di euro a stagione) e dei 16 che José Mourinho costa ogni anno ai cugini dello United, è Fabio Cannavaro, allenatore del Ghangzhou Evergrande, il quarto mister più pagato al mondo. L'ex capitano azzurro, fresco vincitore della Supercoppa cinese, intasca 12 milioni di euro l'anno. L'anno scorso il Pallone d'Oro è stato eletto miglior allenatore della Cina (guidava il Tianjin Quanjian) e adesso si trova al secondo posto in campionato.

Ma non se la passano per niente male anche altri suoi colleghi che hanno deciso di trasferirsi all'ombra della grande Muraglia. Secondo uno studio condotto da BookieInsiders il tecnico napoletano è tallonato da Fabio Capello, ingaggiato dallo Jiangsu Suning per una cifra vicina ai 10 milioni di euro, e da Manuel Pellegrini (Hebei China Fortune).

Ai piedi del podio cinese, con 8 milioni di euro, il serbo Dragan Stojkovic (Guangzhou R&F) e lo spagnolo Gregorio Manzano (Guizhou Henfeng). Ecco poi l'ex allenatore della Fiorentina Paulo Sousa, pagato 6 milioni di euro dal Tianjin Quanjian, stessa cifra percepita dal tedesco Roger Schmidt (Beijing Guoan). Subito dietro altri due portoghesi, Paulo Bento e Vitor Pereira, che vedono gonfiarsi il conto in banca, ogni anno, di 5 milioni di euro provenienti dall'Asia.
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