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Tania può tuffarsi ancora, la Cagnotto pensa al ritorno

Si è ritirata dopo le Olimpiadi di Rio, si è sposata ed è diventata mamma. La regina azzurra dei tuffi non scarta l'ipotesi di tornare alle gare con la compagna Dallapè. Sarebbe già pronto un programma, obiettivo i Giochi di Tokyo. Manca solo il suo sì, che non sarebbe così lontano

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EDIMBURGO - Dalla postazione Rai della piscina di Edimburgo, Tania Cagnotto commenta i tuffi degli altri. Le cuffie sulla testa, i piedi nudi sotto al tavolo, la leggerezza di chi sta finalmente dall'altra parte. Definitivamente? Si è ritirata dall'agonismo dopo le uniche medaglie che le mancavano, quelle olimpiche: a Rio 2016 è stata di bronzo nel trampolino 3 metri e argento in quello sincro con la sua partner di sempre, Francesca Dallapè. Si è sposata poche settimane dopo col compagno Stefano Parolin ed è diventata mamma di Maya il 23 gennaio 2018. Quasi un anno prima, Francesca, 32 anni, già sposata con Manuel Panzolato, aveva avuto Ludovica, nata a maggio 2017 e quattro mesi dopo era già in piscina per ricominciare, piano, ad allenarsi. Con l'obiettivo di convincere Tania, che ha 33 anni, a tornare.
 
Non è la sola, Francesca, a lavorare con l'idea di un clamoroso ripensamento della compagna del sincro in vista dei Giochi di Tokyo 2020. Tania dopo averlo escluso del tutto per godersi la vita, negli ultimi mesi sta cominciando a farci un pensiero. Non ha ancora sciolto la riserva, ma non ha nemmeno escluso del tutto il progetto. Si tratterebbe di rimettersi subito e seriamente al lavoro: da settembre. Cercare di prendere il pass per le Olimpiadi in Giappone: tra un anno, a Gwangju, in Corea del Sud, servirà salire sul podio per qualificarsi. Altrimenti si dovrà passare attraverso la Coppa del Mondo.
 
L'entourage azzurro dei tuffi avrebbe già non solo un'ipotesi di lavoro, ma un programma vero e proprio. Serve solo il sì di Tania, che non sarebbe così lontano. L'incertezza della campionessa di Bolzano sarebbe soprattutto legata alla logistica: se trovasse una soluzione credibile per non stare lontana dalla figlia, le probabilità di un ritorno si moltiplicherebbero. Papà Giorgio, diventato coordinatore del settore dopo aver passato il testimone di direttore tecnico a Oscar Bertone, non avrebbe nulla in contrario. E Bertone, coach di Tania da dopo le Olimpiadi di Londra 2012 al posto di papà Giorgio, non pensa che l'idea di un ritorno sul trampolino della sua allieva più prestigiosa sia così remoto. "Non è facile, ma neanche impossibile. Ci stiamo lavorando".
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