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RLab: smartphone, ecco come possono spiarci. La Cina sotto accusa

I sospetti americani sul controllo 'globale' esercitato dal governo cinese attraverso le telecomunicazioni. L'atlante del Dna che catalogherà i codici genetici di piante, animali e funghi. I nuovi orti metropolitani realizzati grazie all'agricoltura idroponica. E il comportamento dei liquidi nello spazio studiato dai liceali di uno scientifico abruzzese. Nel prossimo numero di RLab, l'inserto dedicato a scienze, tecnologia e ambiente in uscita mercoledì 9 maggio

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I SERVIZI segreti americani non hanno dubbi: attraverso i telefonini la Cina può infiltrarsi nella rete delle telecomunicazioni Usa (e forse dell’intero Occidente) con la possibilità di rubare o modificare informazioni e di fare spionaggio. Tanto che i vertici di Fbi, Cia, Nsa e il capo dell'intelligence Usa hanno lanciato l'allarme alle istituzioni e ai cittadini americani: non comprare smartphone prodotti in Cina, sono una minaccia per la sicurezza nazionale. A questi temi è dedicato il servizio di copertina di RLab, - dal nostro corrispondente Filippo Santelli - l'inserto settimanale di Repubblica, in edicola tutti i mercoledì, dedicato a tecnologia, scienza, ambiente.

Tra gli altri servizi, segnaliamo l’intervista di Giuliano Aluffi a John Kress, botanico dello Smithsonian Institution di Washington. Insieme ad altri 23 scienziati sta portando avanti il progetto di un’arca di Noè del Dna: una sorta di mega archivio che contenga il genoma di tutte le forme di vita complesse della Terra. Nell’atlante della vita – che costerà all’incirca 4 miliardi – entreranno 1,5 milioni di codici genetici di piante, animali e funghi.

Inoltre, Martin Chalfie, premio Nobel per la Chimica nel 2008, riflette sui campi di applicazione della Proteina Verde Fluorescente (GFK) da lui scoperta. Dalla medicina alla biologia, così la nuova luce ci cambierà la vita.

E poi la Natura: questa settimana Fabio Marzano ci racconta le nuove frontiere dell'agricoltura idroponica: quando le piante crescono “fuori suolo”, senza terra e con poca acqua. Una soluzione per gli orti metropolitani, come testimoniano le immagini (da Singapore) che corredano il servizio.

Infine la scuola: nella pagina riservata agli esperimenti fatti dai ragazzi, raccontiamo l’esperienza di un gruppo di studenti del liceo scientifico Corradino D’Ascanio di Montesilvano, in provincia di Pescara. Gli studenti hanno osservato un fenomeno che sulla Terra si verifica diversamente rispetto a ciò che accade nello spazio, cioè: come si comportano le gocce di liquidi diversi su materiali di vari tipi. "E i test sono stati fatti con strumenti poveri, smartphone e lenti di ingrandimento, righelli e carta millimetrata", dice Christian Lenaz, professore di matematica e fisica intervistato da Tina Simoniello.