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Zuckerberg: "Anni per risolvere i problemi di Facebook"

Il fondatore del social network ammette che servirà tempo per affrontare l'attuale crisi legata alla sicurezza, ma dice che l'azienda sta lavorando su questo già da un anno. E replica duramente all'accusa di far soldi con i dati degli utenti lanciata da Tim Cook: "Critiche superficiali e ridicole"

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Prende tempo, Mark Zuckerberg. E ammette le difficoltà. "Riusciremo a risolvere i problemi di Facebook, ma ci vorranno un po' di anni", dice il fondatore di Facebook in un'intervista a Vox con cui replica anche al numero uno di Apple Tim Cook, definendo le sue critiche al colosso dei social "superficiali e ridicole". D'altra parte la tensione è altissima nella Silicon Valley. L'onda lunga dello scandalo dei dati personali raccolti su Facebook ha travolto tutti i titoli tecnologici. Anche oggi nel tonfo a Wall Street spicca la caduta del Nasdaq: meno 2,74 per cento. E l'ultimo caso ha spinto i giganti del web e della tecnologia a scatenare la loro storica rivalità.

Zuckerberg ha liquidato come non vera l'accusa mossa da Cook, secondo cui i guai di Facebook nascerebbero dalla pratica seguita dal gruppo di Menlo Park di fare soldi sui dati personali degli utenti. Ha sostenuto che i problemi di Facebook nascono dal suo idealismo perché solo un sistema basato sulla pubblicità può consentire di collegare persone in tutto il mondo, visto che sono tanti coloro che non possono permettersi di pagare.

Poi ha tentato ancora una volta di rassicurare i due miliardi di persone che navigano sulla piattaforma social ma anche gli investitori, spiegando la stretta a cui si sta già lavorando per proteggere al meglio le informazioni personali e per limitare al massimo le attività di raccolta dati da parte di società terze. Come la Cambridge Analytica, che ha acquistato le informazioni di oltre 50 milioni di utenti Facebook per poi utilizzarle per scopi politici, favorendo tra l'altro l'elezione di Donald Trump e il voto sulla Brexit.

Zuckerberg predica comunque realismo: i problemi legati alle fake news che invadono la piattaforma di Facebook e l'intrusione di chi vuole influenzare i processi elettorali democratici non possono essere risolti a breve: "Mi piacerebbe poter risolvere la questione in tre o sei mesi, ma la realtà è che alcuni di questi problemi richiederanno un periodo di tempo più lungo". Facebook - ha assicurato il suo fondatore - ha comunque già iniziato a investire nelle questioni relative alla sicurezza almeno un anno fa. "Se si tratterà di un processo di tre anni, siamo già nel primo anno - ha spiegato - e, si spera, entro la fine del 2018, avremo iniziato a voltare pagina su alcuni di questi problemi". Ci sono almeno 14 mila dipendenti - ha aggiunto - che lavorano giorno e notte su questo, per rendere la piattaforma più sicura e per affrontare in maniera più efficace problemi come quello dell'interferenza russa nelle elezioni americane.