Vaticano

Il Vaticano anticipa il governo: taser in dotazione alla Gendarmeria

(ansa)
Già da alcuni giorni alcuni sono in dotazione. In Italia, dopo gli annunci del capo della polizia Gabrielli e del ministro dell'Interno Salvini, la sperimentazione partirà nelle prossime settimane
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Le pistole elettriche sbarcano in Vaticano. Già da qualche giorno un gruppo scelto di membri della Gendameria vaticana, accanto all'arma di ordinanza, sono equipaggiati di taser, gli strumenti che sono in grado di immobilizzare tramite una scarica elettrica ad alto voltaggio. Una decisione nata dall'esigenza di garantire una maggiore sicurezza del Papa, soprattutto nelle sue uscite pubbliche, quando è esposto al contatto con le grandi folle.

L'utilizzo dei taser, rassicurano dal Vaticano, è consentito esclusivamente "a salvaguardia della vita". Non soltanto quella del Pontefice, però: ma di tutti coloro che vivono o semplicemente si trovano nello Stato pontificio, in tempi in cui non mancano minacce quotidiane di attacchi terroristici. Da tempo infatti le misure di sicurezza in Vaticano sono altissime, nonostante la necessità di conciliarle con le esigenze di culto da parte dei pellegrini.

Polizia, Salvini: "Nelle prossime settimane via alla sperimentazione dei taser"


La novità in Vaticano arriva solo qualche giorno dopo l'annuncio, in Italia, del capo della polizia Franco Gabrielli: "Presto i poliziotti - ha dichiarato in relazione alla vicenda di Jefferson Tomalà, il ventenne originario dell'Ecuador ucciso dalla polizia nel corso di un tso durante il quale il ragazzo aveva ferito a coltellate un agente - avranno in dotazione i taser così potranno agire in ulteriori condizioni di sicurezza e potranno non arrecare danno eccessivo alle persone in certi interventi". Un annuncio che era stato accolto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, che ha annunciato per "le prossime settimane" l'inizio della sperimentazione con le pistole elettriche. 

A dicembre 2017, il taser era in uso nelle polizie di 107 Paesi in tutto il mondo. Nell'Unione europea lo adottano, tra gli altri, anche Portogallo, Francia e Grecia.