Il razzismo negli stadi, in Russia, continua a preoccupare

Si sono sentiti ancora cori durante l'amichevole tra Russia e Francia a San Pietroburgo.

Martedì 27 marzo, a San Pietroburgo, la Francia ha battuto la Russia 3-1 nel corso di un’amichevole giocata in preparazione dei Mondiali che inizieranno, il 14 giugno, proprio in Russia. Hanno segnato Kylian Mbappé e Paul Pogba, e per i padroni di casa ha accorciato Fedor Smolov.

Purtroppo, in più occasioni durante la partita, sono stati denunciati e segnalati episodi di razzismo verso i calciatori francesi, in forma di ululati. Piara Powar, direttore esecutivo di FARE Network, una delle più importanti organizzazioni che si occupa di combattere razzismo e discriminazione nel mondo sportivo, ha chiesto alla Fifa di aprire un’indagine. Pur senza citare la partita di martedì, anche il ministro dello sport francese, Laura Flessel, ha twittato: «Non c’è posto per il razzismo in un campo da calcio. È necessario agire insieme, a livello europeo e internazionale, per fermare questi comportamenti inaccettabili».

La partita, le azioni più pericolose e i gol

Nella sola San Pietroburgo, durante questa stagione, è il terzo caso di cori razzisti, e lo Zenit – la squadra di casa – è stato punito già due volte. Una delle semifinali del Mondiale verrà giocata proprio qui, il 10 luglio 2018. Mancano soltanto undici settimane all’inizio della Coppa del mondo, e sono molte le associazioni che si stanno preoccupando per ciò che succederà negli stadi russi.