Il blocco Barcellona nella Spagna non esiste più

Busquets e Sergi Roberto sono gli ultimi sopravvissuti.

Il periodo d’oro della Nazionale spagnola, campione del mondo nel 2010 e bicampione d’Europa nel 2008 e 2012, è coinciso con quello del Barcellona di Guardiola, con le due squadre che quasi alimentavano i successi l’una dell’altra. Questo legame sembra, oggi, essersi rotto. La Spagna ha subito negli ultimi tre tornei internazionali altrettante eliminazioni, mentre il Barcellona per ritornare a vincere ha dovuto modificare la propria filosofia. Non più totale affidamento ai prodotti del vivaio catalano, ma pesanti investimenti sul mercato come testimoniano gli acquisti di Coutinho, di Dembélé e dell’ultimo arrivato Malcom. L’approdo sulla panchina della Roja di Luis Enrique non ha invertito questa tendenza, anzi. Nelle ultime convocazioni del tecnico infatti solo due sono i tesserati del Barcellona: Sergio Busquets e Sergi Roberto. Dopo l’addio alla Nazionale di Iniesta e Piqué e complice il difficile rapporto tra Luis Enrique e Jordi Alba, a cui il tecnico preferisce Marcos Alonso e Gayá, il famoso “blocco Barça” si è sgretolato. Né si vedono all’orizzonte nuove leve che possano rimpolparlo: Munir, Suárez e Samper sembrano non al livello di una nazionale come quella spagnola o per lo meno ancora troppo acerbi.

Nella finale di Sudafrica 2010 con l’Olanda, i blaugrana in campo erano sei, incluso Iniesta che segnò il gol decisivo. Il record però resta nove, fatto segnare in un’amichevole del febbraio 2013 giocata a Doha e vinta per tre a uno contro l’Uruguay. Oltre ai due marcatori, Fàbregas e Pedro (doppietta), erano scesi in campo Victor Valdés, Puyol (alla centesima presenza in Nazionale), Alba, Busquets, Iniesta, Piqué e Villa. Xavi in quell’occasione era infortunato.