"Onore ai camerati caduti": all'Appio il corteo di CasaPound per onorare Acca Larentia
Polemiche per l'assenza di un rappresentante del Comune, poi il presidente del consiglio comunale De Vito spiega: "Un malore improvviso"
Una cerimonia istituzionale al mattino, un corteo partecipatissimo nel pomeriggio e il "Presente" per onorare la memoria di Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni. Quarantennale di Acca Larentia più partecipato che mai quello di ieri. L'effetto CasaPound si è fatto sentire, radunando nel quartiere Appio cinquemila militanti e simpatizzanti dei fascisti del terzo Millenio. Presenti numerose delegazioni provenienti dall'estero, con le bandiere degli stati di riferimento. Un corteo ordinato e pacifico che ha raggiunto via Acca Larentia, aperto da un grande striscione con la scritta "Onore ai camerati caduti".
Impressionante la scenografia, con file ordinate a formare un lunghissimo serpentone che ha invaso la Tuscolana, a partire da Piazza Asti fino alla via che ospitava la sezione missina. Quindi il "Presente", con centinaia di braccia tese a commemorare i tre camerati uccisi il 7 gennaio 1978.
In mattinata la polemica politica. Una commemorazione con la deposizione di una corona d'alloro a nome del Comune. A depositarla i vigili e non un rappresentante dell'amminisrazione. Tanto è bastato ai rappresentanti di Fratelli d'Italia Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio e Andrea De Priamo consigliere comunale per attaccare: "Registriamo la grave assenza da parte dell'amministrazione Raggi, che stamane non ha inviato nessun rappresentante istituzionale a depositare la corona di fiori per i tre giovani ragazzi uccisi il 7 gennaio 1978. Da parte del Campidoglio una mancanza ingiustificabile, anche in questa occasione i grillini confermano la loro inadeguatezza". Anche l'ex sindaco Alemanno ribadisce: "Era prevista la presenza del Presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito che ha comunicato all'ultimo al cerimoniale la sua assenza, inaccettabile comportamento Campidoglio".
A spiegare l'assenza è il presidente del Consiglio Comunale, Marcello De Vito: "Al di là delle posizioni ideologiche, ricordare un grave episodio come la strage di Acca Larentia è doveroso per la memoria della nostra città e per la storia del nostro Paese. Purtroppo ho avuto un improvviso malore e non sono potuto essere lì presente come previsto. Dispiace che qualcuno voglia utilizzare la mia assenza per alzare un'inutile polemica contro l'Amministrazione capitolina".