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VIDEO | Presidio dei sindaci contro gli aumenti, il fascista Antonini si autoproclama sindaco

Cacciato dai sindaci della Valle Aniene, il candidato alla presidenza della Regione Lazio con un tricolore si fascia da sindaco: "Ho la delega di 150.000 persone". Alle ultime elezioni ha raccolto 2736 preferenze

Momenti di concitazione ieri pomeriggio davanti al Ministero dei Trasporti. Durante il presidio dei sindaci di Abruzzo e Valle Aniene, ha fatto irruzione una delegazione di CasaPound. A capitanarla Mauro Antonini, candidato alla presidenza della Regione Lazio per CasaPound, che megafono alla mano ha definito l'incontro tra Zingaretti e Delrio una buffonata "perché Zingaretti annuncia ricorsi senza mai farli sugli aumenti dell'A24". 

Immediata la reazione dei sindaci che hanno chiesto ad Antonini di andarsene, accusandolo di volersi fare pubblicità e di protestare contro i sindaci e non contro gli aumenti dell'autostrada. Ne è nato un diverbio, mandato in diretta sulla pagina facebook di CasaPound con il candidato dei neofascisti che ha attaccato i sindaci "che nessuno si è filato di pezza". "Tu rappresenti paesi  di 1000 persone. Dove vivo io ce ne sono 150.000. Sono molto più rappresentativo di te". Antonini, allontanato da sindaci e forze dell'ordine, con un tricolore si è fasciato provocatoriamente a mo di sindaco.Residente a Casal Bertone, Antonini alle ultime elezioni amministrative era candidato presidente del IV municipio, sempre per i fascisti del terzo millennio di CasaPound. Con 2.736 preferenze è rimasto fuori dal consiglio. Ieri si è autoproclamato sindaco, millantando più volte la delega di 150.000 persone.

In un'intervista a RomaToday Antonini a domanda precisa aveva detto: "Sì è corretto chiamarmi fascista", rivendicando con orgoglio la definizione.
 

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