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Rifiuti, Pd romano a Raggi: "Faccia chiarezza. Aprilia non basta, Roma è in emergenza"

Di Biase: "Devono dirci dove vogliono portare i rifiuti"

'Emergenza rifiuti, 580 giorni di parole'. Dopo le proteste di ieri in Aula Giulio Cesare, a poche ore dal consiglio straordinario sui rifiuti, il Pd capitolino passa al contrattacco e chiede chiarezza all'amministrazione Raggi. "Questa amministrazione continua a negare che questa città stia vivendo una situazione di emergenza" le parole della capogruppo del Pd in Campidoglio, Michela Di Biase, nella sede dei gruppi capitolini a via del Tritone. "Non capiamo che intenzioni abbia: devono fare chiarezza, lo devono alla città: dicano dove vogliono portare rifiuti".

Per il Pd Roma è in emergenza rifiuti. "Una parte dei rifiuti verrà portata ad Aprilia, ma non è sufficiente nella gestione dell'emergenza. La Regione Abruzzo si e' detta pronta ad accogliere i rifiuti di Roma per tre mesi, ma davanti al silenzio della Raggi non capiamo che intenzioni abbia questa amministrazione".

Per Di Biase, di fronte alla "disponibilità del presidente del Lazio Zingaretti e dell'Emilia-Romagna Bonaccini" il ripensamento del Campidoglio "è immotivato". Inoltre "ci sono stati diversi cambi ai vertici di Ama ma con la raccolta differenziata siamo fermi al 42% del 2016 secondo i dati Ispra. Fosse anche arrivata al 44%, come dice questa amministrazione, non c'è stato quell'aumento del 7-8% promesso da Raggi. Gli impianti sono al collasso e lo stesso vale per le flotte e le officine di Ama. A noi non risultano 280 mezzi in più in circolazione così come sbandierato dall'assessore. E poi ancora le famose sedi decentrate di Ama: ci sono già sette aree che hanno avuto l'ok dai Municipi ma ancora non se ne sa nulla. Tra l'altro in alcuni casi, come a Casal Selce, si tratta di aree che non sono neanche del Comune di Roma". 

Di Biase ha difeso anche la Regione dall'accusa dell'assessora Pinuccia Montanari in merito al ritardo nella redazione del piano rifiuti. "Non può procedere perchè il Comune non ha comunicato quali sono i siti in cui saranno collocati gli impianti. Capiamo l'imbarazzo del sindaco Raggi e capiamo che siamo in campagna elettorale, ma se la Regione agisse senza questa comunicazione del Comune andrebbe contro la legge" continua la capogruppo.

Le critiche non sono state risparmiate nemmeno alla gestione di Ama. "E' un'azienda fragile, resa ancora più fragile in questo anno e mezzo e che ora è totalmente devastata, oltretutto con un cda a due perchè il terzo membro, una donna, si è dimesso e non è stato mai sostituito e il consiglio non rispetta più neanche la parità di genere. Ma le bugie più grandi riguardano la differenziata, ferma al palo con una crescita dell'1% all'anno, e la flotta, con il 60% dei mezzi fermo in rimessa. A Natale 2015 era su strada l'85% dei veicoli, ora invece siamo al 40%. Tutto questo grazie all'efficiente amministrazione Raggi". 

"Da tempo ho chiesto l'audizione di Bagnacani in commissione Trasparenza perchè mancava il piano industriale, che non è mai stato pubblicato" la denuncia del presidente Pd della commissione Trasparenza di Roma Capitale, Marco Palumbo. "Mi è stato risposto che volevano sapere l'ordine del giorno ma quando glielo abbiamo mandato Bagnacani ci ha risposto che aveva numerosi impegni che non gli permettevano di darci una data. Abbiamo registrato un atteggiamento di chiusura, non solo sua ma che fa parte di una linea evidentemente decisa da questa amministrazione e dall'assessore sui rifiuti". 

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