Basta una mail e ti si apre una finestra sul passato, sul Raro Folk Club, sugli Yu Kung, sui Tecun Uman… Mi scrive Renzo e mi ricorda una vacanza in Jugoslavia insieme a Jaffa, la moglie di Alberto, e alle sue due bellissime figlie. Roba di trenta anni fa. E mi manda anche tre cd. Uno dei Tecun Uman che non esistono più, e due del Trio Milonga. Metto subito Soy del Pueblo e poi Macondo e poi Hasta Siempre. E vengo sommerso dai ricordi. Il Raro. Me lo fece scoprire Guido Passalacqua, collega di Panorama. Si ballavano balli grechi che ci insegnava Alberto Rosenholz. Si mangiava la mussaka di sua moglie Jaffa, bellissima. Jaffa l’ho rivista, tanto tempo più tardi. Si era trasferita alle Hawaii. Anche Alberto l’ho rivisto. Si era messo a costruire chitarre e poi a coltivare lombrichi in Toscana. Poi niente più da una quindicina di anni. Per qualcuno di voi queste cose che ho scritto hanno un senso? Attenzione, se rispondete di sì vuol dire che avete almeno sessanta anni. Comunque andate sul loro sito http://www.triomilonga.it/milonga/old.htm e http://www.triomilonga.it . Credo che se ordinerete i loro cd il Trio Milonga, Renzo, Marcella e Camillo non si arrabbieranno. E darete un senso ai miei ricordi. Ma potete anche fare di più. Andare il 19 gennaio all’Arcimetromondo di via Ettore Ponti 40, a Milano. Il Trio Milonga presenterà il nuovo album , “Oltre i vetri”. (csf)
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