religione

Non si fermano i giovani verso Assisi...

Benedetta Draoli
Pubblicato il 31-10-2018

Giovani verso Assisi, iniziativa organizzata dai frati della Basilica di san Francesco

Solo lo scorso anno ho scoperto ciò che realmente è Giovani verso Assisi. Pur conoscendo questa iniziativa che annualmente viene organizzata dai frati della Basilica di San Francesco, forse la paura di affrontare un’esperienza del tutto nuova senza l’amico al fianco mi ha sempre tenuta a distanza da tutto ciò, erroneamente. Giovani verso Assisi è stata una rivelazione.

La parola che potrei usare per descriverlo è unione. La più grande scoperta è stato percepire l’unità di più di 500 persone, provenienti da tutta Italia, giunte ad Assisi, magari con motivazioni differenti, ma tutti lì, per crescere nella fede, nella conoscenza di Cristo e nella nostra vita, anche attraverso l’esempio di san Francesco.

Si respira un clima di accoglienza e di condivisione che non sempre il mondo in cui viviamo è in grado di offrire. Ed è qui che si riconosce come speranze, progetti, ma soprattutto dubbi, paure, insicurezze che crediamo siano solo nostre, siano in realtà simili a quelle di molti altri. Così, il confronto, anche con persone che respirano realtà totalmente differenti, permette di trovare nuove strade, nuove prospettive, non considerate.

Non credevo a chi affermava che dal convegno si tornasse a casa ristorati, pieni di una nuova luce. Invece così è stato. Le varie testimonianze, i momenti di preghiera proposti, i momenti di condivisione hanno seminato dei vivi semi (il titolo dello scorso anno era #semivivi), offrendo dei seri spunti di riflessione sulla nostra vita, nella sua completezza, affinché potessimo essere capaci di affrontarla con vera umiltà, con quell’umiltà che permette una vera connessione con ciò che ci circonda, cercando di abbandonare tutto quello che compromette questa connessione: i vizi di ira ed invidia. Sono questi due sentimenti, insieme ad altri sia positivi che negativi, che non permettono all’uomo di vedere le cose che lo circondano “con l’occhio di Dio”. Ed è qui che interviene la Sapienza. Sapienza che sarà, insieme al Discernimento, ad essa strettamente collegato, tema centrale del convegno di questo anno, 2018.

La Sapienza è quel dono dello Spirito Santo che permette di “sapere” di Dio, sapere come Dio agisca e ciò che è o non è Suo; che permette al cuore di avere il gusto ed il sapore di Dio. Sapienza che permette, allora, nella quotidianità come nelle grandi scelte, di comprendere e di discernere ciò che è veramente bene da ciò che è male. È solo così che si può essere fiduciosi nel comprendere ed affrontare il cammino che è stato delineato per noi, nonostante si abbia completa sicurezza e prospettiva nel futuro o l’esatto contrario: insicurezze, mancanza di prospettive, falsi ideali…

Spero che dal Convegno Giovani verso Assisi 2018 tutti coloro che vi hanno partecipato possano gustare e vedere la sapienza con Francesco, come dice il titolo.


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