Da vent’anni è l’assistente spirituale del Festival di Sanremo. La sua è una presenza “invisibile” ma molto richiesta dai cantanti, dai tecnici e dai personaggi dello spettacolo. Di chi stiamo parlando? di Don Pasquale Traetta.
Il parroco di Airole, ci racconta la sua “missione” all’interno dell’Ariston fatta di incontri, preghiere, benedizioni e semplici consigli. "Ci sono diversi cantanti con i quali ho periodicamente degli incontri - conferma - la figura del sacerdote per come la incarno è una presenza desiderata e cercata".
Un commento su questa edizione del Festival? “Ogni anno ha la sua peculiarità, quest’anno è il Festival di Baglioni e questa kermesse incarna la vivacità e la spiritualità dei protagonisti”.
“Sono l’unico che entra senza pass? Sì perché lui (Dio) passa ovunque. E’ bello così, la presenza di un sacerdote deve essere di tutti. Ormai mi conoscono o mi sopportano, dipende dai punti di vista"
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