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Economia | 06 marzo 2018, 18:16

Giochi Olimpici 2018: le curiositá che nessuno vi ha raccontato

Da poco si sono conclusi i Giochi Olimpici 2018 che si sono svolti nella contea di Pyeongchang, in Corea del Sud. L’elezione di questa location (secondo l’opinione, molto controversa)

Giochi Olimpici 2018: le curiositá che nessuno vi ha raccontato

Da poco si sono conclusi i Giochi Olimpici 2018 che si sono svolti nella contea di Pyeongchang, in Corea del Sud. L’elezione di questa location (secondo l’opinione, molto controversa)  è avvenuta il 6 luglio 2011 a Durban, in Sudafrica, dove Pyeongchang si è giocata la partita con Annecy (Francia) e Monaco di Baviera (Germania), ricevendo la maggioranza dei voti e venendo scelta immediatamente.
Ai Giochi hanno preso parte 92 nazioni con - e qui abbiamo la prima curiositá - Ecuador, Eritrea, Kosovo, Malesia, Nigeria e Singapore che hanno preso parte alle Olimpiadi invernali per la prima volta nella storia. Le discipline svolte sono state 15, fra cui hockey su ghiaccio, biathlon e sci alpino; discipline molto amate e seguite non solo dagli appassionati ma anche dagli scommettitori che, su portali come il famoso bookmaker 888sport, hanno tentato la loro fortuna.

Da sicurezza e meteo…

Ben 1200 addetti alla sicurezza dei villaggi olimpici di Pyeongchang sono stati messi in quarantena ancora prima dell’inizio dell’evento. La causa è stata un’epidemia di norovirus, un’infezione intestinale che, fortunatamente, non ha coinvolto nessun atleta, grazie anche - forse - alle misure di prevenzione che sono state prese, fra cui informazioni continue e dettagliate su come comportarsi per evitare il contagio, disinfestazioni e rispetto degli standard di qualitá internazionali per il cibo. I 1200 addetti alla sicurezza sono stati sostituiti da circa 900 militari.

Per quanto riguarda le temperature, Pyeongchang ha battuto ogni record, diventando l’Olimpiade piú fredda di sempre. I gradi sono andati ben al di sotto dei -11 che avevano caratterizzato i - fino ad ora - Giochi Olimpici invernali piú freddi tenutisi a Lillehammer. In ogni caso, le temperature gelide sono state apprezzate dagli atleti che hanno potuto godere cosí di neve “fredda” al punto giusto. Ci ricordiamo infatti dei Giochi Olimpici invernali di Sochi del 2014, dove le temperature non sono mai scese sotto lo zero e la temperatura media si è aggirata intorno ai 10 gradi, creando non pochi disagi.

...agli atleti degni di nota

Chi ha visto la cerimonia di apertura dei Giochi, sará sicuramente rimasto colpito da un atleta che, non curante del freddo polare, ha sfilato a petto nudo. Si tratta di Pita Taufatofua. Non solo ha fatto parlare di sé per la sua “nuditá”, ma anche per il fatto che, come unico rappresentante dell´isola polinesiana di Tonga, ha gareggiato non solo alle Olimpiadi invernali appunto, ma anche a quelle estive di Rio di due anni prima, nel 2016! A Rio si è cimentato nel taekwondo, a Pyeongchang ci ha intrattenuti con lo sci di fondo.
“In tutta la vita avró trascorso 12 settimane sulla neve” dice il bell’atleta che si è allenato a Brisbane, in Australia, in spiaggia, con un paio di ski roll a cui ha applicato delle tavolette di legno “Mi sono qualificato per i 10km che è una sorta di limite alle mie qualitá, per cui il primo passo sarà finire la gara prima che spengano le luci e, numero due, non finire contro un albero”. Insomma, che dire: (quasi) chiunque puó realizzare il suo sogno di partecipare alle Olimpiadi...basta essere cittadini di Tonga!

 

 

 

 

 

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