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Al Direttore | 28 gennaio 2019, 17:10

Sanremo: “Lo strano destino della chiesa russa ortodossa", la risposta di Padre Baykov a Pierluigi Casalino

“Voglio sottolineare – evidenzia - che questo passaggio, o come lo chiamiamo noi il ‘ritorno alla Madre Chiesa Russa’ è accaduto soltanto grazie ai recenti passi poco fraterni del Patriarcato di Costantinopoli verso le altre giurisdizioni ortodosse".

Sanremo: “Lo strano destino della chiesa russa ortodossa", la risposta di Padre Baykov a Pierluigi Casalino

Padre Denis Baykov, rettore della Chiesa Russa di Sanremo, ci ha scritto in risposta all’intervento del nostro lettore, Pierluigi Casalino (“Lo strano destino della chiesa russa ortodossa di Sanremo”. cliccando QUI):

“Voglio sottolineare – evidenzia - che questo passaggio, o come lo chiamiamo noi il ‘ritorno alla Madre Chiesa Russa’ è accaduto soltanto grazie ai recenti passi poco fraterni del Patriarcato di Costantinopoli verso le altre giurisdizioni ortodosse. La Chiesa Ortodossa non ha il suo capo visibile sulla terra, come anche non esiste un centro unico sia amministrativo che spirituale. Nessuno secondo la ecclessiologia ortodossa può pretendere il potere su altri, come ci ha indicato il nostro Signore Gesù Cristo ‘voi sapete che i capi delle nazioni esercitano su di esse la loro signoria, e grandi sono quelli che fanno sentire su di esse la loro potenza. Non sarà cosi fra voi, ma chi fra voi vuol diventare grande sarà vostro servo, e chi fra voi vorrà essere al primo posto si farà vostro schiavo...’ (Mt 20:25-27). Purtroppo, Costantinopoli, essendo un'entità piccola in Turchia vuole dominare le altre chiese: per esempio in Italia non possono accettare ‘la concorrenza’ di altri ortodossi. Centinaia di comunità russe, ucraine, moldave e romene contro una decina di parrocchie greche. Per questo nasce una specie di ‘papismo orientale’ da parte del Costantinopoli. Quindi non possiamo accettare la sua giurisdizione, soprattutto dopo il comportamento aggressivo della Metropolia greca in Italia contro la nostra parrocchia e il nostro rettore”.

“La Chiesa Russa Ortodossa – prosegue Padre Denis Baykov - sempre è stata è e sarà una chiesa missionaria, che ha le sue parrocchie in tutto il mondo dove esiste la diaspora russa. I russi non sono mai stati chiusi, sempre hanno voluto condividere le loro tradizioni e valori spirituali con altri. Grazie all'emigrazione russa il mondo Occidentale ha conosciuto la bellezza della iconografia ortodossa, la profondità dal pensiero teologico ortodosso e la ricchezza della liturgia orientale. Grazie a questa apertura mentale la Chiesa russa ha sotto il suo omophorion non solo etnie slave. Basterebbe dire che la nostra parrocchia era gestita da anni da italiani convertiti all'Ortodossia. Nel consiglio parrocchiale attuale che ha preso unanimantete la decisione per il ritorno alla Chiesa Russa noi abbiamo 2 italiani, un francese, un ucraino e solo io sono russo. Noi celebriamo anche in italiano e moldavo, siamo sempre aperti al pubblico e non permettiamo di dire che noi siamo una comunità chiusa e etnica. Il nostro vescovo Ireney è americano, senza nessun origine russa, convertito all' Ortodossia. Il nostro Metropolita Hilarion ha origini ukraine ed è nato in Canada. Il Patriarcato di Costantinopoli invece è un gruppo monoetnico, con vescovi e la maggioranza dei preti di etnia greca”.

“Ci dispiace molto se – termina padre Denis Baykov - anche la città dei fiori prenderà questa nuova moda di ‘russofobia’ che ormai è diffusa molto nei massmedia europei. L'Italia, e in particolare Sanremo, sempre hanno avuto stretti rapporti con la Russia e speriamo che nessuna forza del male possa rovinare questa lunghissima amicizia”.

Carlo Alessi

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