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Dai primi approcci sessuali alla violenza di gruppo, due anni di incubo per una giovanissima vastese

Due minorenni arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Vasto. Tra le accuse anche riduzione in schiavità e pornografia minorile

Redazione
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Dai primi approcci sessuali alla violenza di gruppo sotto minaccia: per una giovanissima vastesesono stati due anni da 'incubo'. A mettere fine ad una vicenda turpe e triste sono stati iCarabinieri della Compagnia di Vasto che hanno arrestato due minorenni di Vasto. Nei loro confronti pesantissime le accuse contestate: violenza sessuale di grupporiduzione in schiavitùpornografia minorileviolenza privataatti persecutori e, per uno dei due, cessione di sostanza stupefacente aggravata dalla minore età del ricevente.

La ricostruzione dei fatti Ã¨ stata operata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, presso la sede della Compagnia dell'Arma vastese dal comandante, il maggiore Amedeo Consales

I due ragazzi arrestati sono accusati di aver reiteratamente costretto la ragazzina - aveva appena 14 anni quando è iniziata questa storia - a compiere atti sessuali per evitare che venissero diffuse sui social e sul web foto e video che la mostravano in atteggiamenti "compromettenti".  I due, su disposizione del Gip Cecilia Angrisano, dopo le indagini dei Carabinieri con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni de L'Aquila guidata da Roberto Polella, sono stati trasferiti presso l'Istituto Penale per i Minorenni di Casal di Marmo di Roma.

Le indagini dei militari sono scaturite dalla denuncia della giovane, consigliata da un suo amico. Nessuno della sua famiglia si era accorto di quanto stava avvenendo.

I PRIMI APPROCCI E LE RIPRESE VIDEO. Non fa ovviamente i nomi, per la tutela dell'identità della giovane vittima, il maggiore Consales. Antonella (nome di fantasia) aveva conosciuto circa due anni prima Marco (altro nome di fantasia), di poco più grande di lei con il quale aveva iniziato una frequentazione tipica dell'età adolescenziale. Ma i momenti di intimità vengono ripresi fraudolentemente dal ragazzo. E inizia il suo incubo. Viene costretta più volte, a ritmo di due, tre incontri settimanali, ad avere rapporti sessuali, sotto la minaccia della diffusione dei video.

ALTRI COETANEI COINVOLTI. Al ragazzo, di avere la ragazzina per sé, non basta e inizia a coinvolgere nella storia altri coetanei ed uno, in particolare, le offre anche dello stupefacente (cannabis), riprendendola anche mentre lo fuma. I Carabinieri parlano apertamente di abusi di gruppo e, a tal proposito, le indagini continuano per verificare e sollevare le responsabilità di altri giovani.

Notizia in aggiornamento

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