Tensione durante la direzione regionale del Pd, Cucca: “Lavoriamo su alleanze”

Nervi tesi nella prima parte della direzione regionale del Pd convocata oggi  ad Oristano, con all’ordine del giorno le elezioni politiche e la legge finanziaria prossima ad approdare in Aula. Sul primo punto, in particolare, il giro di interventi si è concluso con uno scontro verbale tra l’ex segretario ed eurodeputato Renato Soru, e l’attuale segretario, Giuseppe Luigi Cucca. Oggetto del contendere – sul quale però la maggioranza ha approvato la linea Cucca – il modo di condurre le trattative per le alleanze con le altre forze politiche in vista della elezioni.

Due le alternative in campo: lasciare che sia il segretario – forte del suo ruolo – ad esplorare, a fare una ricognizione, per poi riferire in direzione, oppure attribuire l’incarico di negoziare a una delegazione che comprenda anche i soriani. Come era prevedibile, in direzione ha prevalso la prima, sostenuta d’altra parte da chi oggi ha preso la parola. Tra gli altri: i consiglieri regionali Roberto Deriu, Gavino Manca, il senatore Silvio Lai. Alla fine della prima fase, Cucca ha fatto una sintesi e, provocato da Soru, in un battibecco ha ricordato all’eurodeputato di essere lui il segretario, come stabilito da regolari elezioni primarie. Sulle alleanze da stringere, la linea prevalente è quella di trattare con gli alleati attuali, ma anche estendere a tutte le forze autonomiste che possano condividere punti di programma, a iniziare dal Psd’Az e dal Partito dei sardi. Già domani, Cucca sarà ad Alghero, ospite al congresso del Pds.

“C’è la necessità di estendere il dialogo anche a coloro che nell’ultimo periodo si sono allontanati, e che credono in un progetto realmente riformista che abbracci anche i valori dell’autonomia – ha detto il segretario Giuseppe Luigi Cucca alla fine della direzione a Oristano – dobbiamo dar vita a una coalizione il più ampia possibile, che tenga conto delle regole previste dalla nuova legge elettorale nazionale”. Tutto ciò impone la necessità di “proporre un progetto politico inclusivo, raccontando ai sardi cosa si è fatto sinora e cosa si sta facendo”.

La narrazione deve riguardare “gli importanti risultati portati a casa da questa legislatura sul fronte dei diritti civili, del sostegno all’occupazione, dell’aiuto alle fasce deboli, sugli accordi relativi alle servitù militari e sulle interlocuzioni serrata sulle entrate e sugli svantaggi derivanti dall’insularità”. Illustrare risultati tangibili ai cittadini, dunque, e “per farlo sarà necessario far sentire la presenza del partito nei territori, occupandoci dei bisogni delle persone e delle categorie più svantaggiate, e riappropriandoci dei temi cari alla politica di centrosinistra per arginare il pericolo populista e limitare la presa che possono avere le forze di destra e i Cinquestelle”. Quanto alla composizione delle liste, ha concluso il senatore dem, “ci potremo ragionare, anche per garantire la massima rappresentanza territoriale, solo quando le regole del gioco saranno chiare, cioè quando la composizione dei collegi sarà definita nella versione finale del decreto del governo”.

Botta e rispota tra Soru e Paci

Lo scontro con il segretario Cucca non è stato l’unico di cui oggi si è reso protagonista Renato Soru. In direzione regionale del Pd a Oristano, l’eurodeputato se l’è presa anche con la Giunta Pigliaru rappresentata dall’assessore al Bilancio Raffaele Paci che doveva illustrare la manovra 2018. Nel suo intervento Soru ha criticato, in particolare, il modo in cui è stata gestita la partita degli accantonamenti, sostenendo che, fatta eccezione per l’ultimo periodo, l’esecutivo se ne è disinteressato, e che male ha fatto Pigliaru a firmare l’accordo del 2014 con Padoan col quale la Sardegna rinunciava ai ricorsi. Paci, da parte sua, ha ricordato a Soru che, col senno di poi, non è stato un buon accordo nemmeno quello stretto dal patron di Tiscali nel 2006 con l’allora premier Romano Prodi. Grazie all’intesa la Regione si sobbarcava la spesa della sanità. Il titolare del Bilancio ha fatto notare che se nell’accordo fossero state previste clausole di salvaguardia, forse ora la Regione non sarebbe costretta a stanziare risorse per i farmaci innovativi o per i livelli minimi di assistenza. Soru ha sbottato a sua volta, chiedendo alla platea a che titolo parlasse Paci, e se almeno fosse iscritto al Pd.

A quel punto il segretario Cucca è intervenuto per ricordare che il vicepresidente della Giunta si trovava in direzione proprio per illustrare la manovra. L’intervento in direzione dell’assessore è stato anche politico, in realtà: “La coalizione di centrosinistra ha finora dato prova di grande coesione quando i temi importanti, a partire da riforme e leggi finanziarie, sono arrivate in Consiglio – ha detto prima di relazionare sulla manovra – Quelle leggi le abbiamo approvate con una coalizione che ha al centro il Pd ma è fatto anche di altri partiti: ora è il momento di valorizzare tutti insieme le tante cose buone che stiamo facendo”. (Ansa)

Leggi anche: Rosatellum, i nuovi collegi elettorali allarmano i partiti: oggi Direzione Pd

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share