Regionali, il centrosinistra si riorganizza. Dialogo Pd-Campo Progressista

Il centrosinistra prova a rialzarsi dopo la batosta elettorale del 4 marzo e scacciare i venti di crisi che scuotono la coalizione che guida il governo della Regione, in vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio del febbraio 2019. Il Partito democratico, con le mai sopite fibrillazioni interne sfociate in duri scontri interni tra le diverse correnti, sta tentando di voltare pagina con il neo segretario regionale Emanuele Cani (nella foto). Tra oggi e domani l’ex deputato dem, sostenuto da una maggioranza dei popolari-riformisti e renziani, chiuderà il capitolo segreteria affidando anche alcuni settori specifici definiti “dipartimenti”. Nei giorni scorso Cani si è mosso anche all’esterno incontrando il governatore Francesco Pigliaru, con cui ha discusso anche delle regionali, e oggi i rappresentanti di Anci e Cal per un confronto sulla condizione degli amministratori locali, in prima linea per contrastare la crisi e lo spopolamento e alle prese con le difficoltà della finanza locale. E proprio a Cani lancia un appello un alleato di peso: il Campo Progressista Sardegna che, oltre all’augurio di “buon lavoro”, ritiene “necessario ed urgente un confronto politico bilaterale” su alcuni temi. Invito accolto da Cani, che in una nota ha dichiarato: “Campo Progressista rappresenta un interlocutore fondamentale per il Pd. Colgo quindi l’invito a organizzare in tempi rapidissimi un incontro con l’obiettivo di saldare ancora più il rapporto tra i due partiti in previsione delle elezioni regionali del 2019”.

“In questa XV legislatura sono state fatte cose di rilievo, ma la percezione diffusa è che sia necessario fare di più, nonostante l’impegno profuso – ha detto Luciano Uras di Campo Progressista – Non possiamo nascondere che il riassetto di medio termine, cosiddetto rimpasto, piuttosto che rilanciare l’azione politica di maggioranza e Giunta ha determinato squilibri e tensioni – scrive l’ex senatore – La pesante sconfitta del centro sinistra alle ultime elezioni politiche, dovuta anche a scelte divisive nel quadro democratico, pone alla nostra attenzione questioni di merito e metodo che non possiamo tardare ad affrontare, con rinnovata volontà unitaria e attenzione ai bisogni e alle aspirazioni di riscatto della nostra comunità politica e di popolo”.

 

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