GUIDA AL VOTO. La scheda gialla per il Senato, ecco il facsimile in Sardegna

Dopo la scheda rosa per votare i nuovi diciassette deputati che saranno eletti in Sardegna il 4 marzo, ecco quella gialla per il Senato. I quadranti sono sempre con dieci e comprendono due coalizioni (centrosinistra e centrodestra) più otto liste singole che figurano sulla scheda con un ordine diverso rispetto al voto per la Camera. Tuttavia non cambia il numero dei partiti in corsa che sono ugualmente sedici anche per Palazzo Madama (qui tutti i nomi dei candidati nell’Isola alle Politiche 2018).

Aprendo la scheda per il Senato, nella parte sinistra questa la posizione dei simboli che si trova stampata, come da sorteggio fatto lo scorso 6 febbraio dall’Ufficio elettorale della Corte d’appello di Cagliari: Potere al popolo, Progetto AutodetermiNatzione e centrosinistra che, a sua volta, vede nell’ordine le liste di Civica popolare, Pd, Insieme e +Europa. Quarta posizione per il Partito comunista seguito da Liberi e uguali. Nella parte destra della scheda, nel blocco in alto ci sono invece i quattro simboli del centrodestra con Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi con l’Italia. Seguono: Popolo della famiglia, CasaPound, Partito del valore umano e Movimento Cinque Stelle.scheda-gialla-senato-2018-sardegna

Quarto riquadro per Partito Comunista che sarà seguito da Liberi e Uguali. Sesta la coalizione di centrodestra con Lega Nord, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi con l’Italia. Settimo riquadro per Popolo della famiglia e poi CasaPound, Partito valore umano e Movimento Cinque Stelle.

A differenza di quanto succede con la Camera, i candidati sul plurinominale sono uguali per tutta la Sardegna e fanno parte del cosiddetto collegio unico regionale. Sono invece diversi i nomi che compaiono sulla scheda nelle tre circoscrizioni uninominali in cui l’Isola è stata divisa: Sardegna 01 Sud (Cagliari, Sulcis e Medio Campidano); Sardegna Centro 02 (Oristano, Nuoro e Ogliastra); Sardegna Nord 03 (Sassari e Gallura).

Per votare i nuovi otto senatori che saranno eletti con le Politiche del 2018, la regola non cambia rispetto alla Camera: nel caso in cui una lista corra senza alleati, la preferenza può essere assegnata mettendo la X sul nome del candidato dell’uninominale, scritto sopra ogni riquadro, o indifferentemente sul simbolo del partito. Modalità diversa per le coalizioni: essendoci più forze alleate, se viene barrato solo il nome del candidato nell’uninominale, il voto va all’intera coalizione e sarà poi l’Ufficio elettorale delle Corti d’Appello territoriali a ripartire le preferenze totali tra le diverse liste dello schieramento. Invece: mettendo la X sul simbolo del partito il voto va automaticamente anche al candidato dell’uninominale. È consentito, così come succede per la Camera, barrare sia il simbolo di una lista che il nome del candidato dell’uninominale. Il Rosatellum bis non prevede il voto disgiunto, cioè la possibilità di dare preferenze diverse per l’uninominale e il plurinominale. (al. car.)

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