Nessun incontro a Cagliari in occasione della Settimana sociale dei cattolici, dove saranno entrambi presenti: il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni hanno concordato che si vedranno il prossimo 9 novembre, a Roma, per affrontare le questioni aperte con Governo. Tra i temi dell’agenda politica, il riconoscimento dello stato di insularità, la cui istanza deve essere accompagnata dal Governo centrale sui tavoli di Bruxelles, e la spinosa trattativa sugli accantonamenti, con la Sardegna che chiede il dimezzamento dei 684 milioni previsti per il 2018 quale contributo della regione alla finanza pubblica. A Palazzo Chigi, però, Pigliaru potrebbe portare anche altri due temi centrali in questi giorni: la censura dell’Ue sui bandi per la continuità territoriale aerea che l’Isola difende in nome del diritto alla mobilità dei sardi, e l’Agenzia sarda delle entrate.
Su quest’ultimo punto, il Governo non ha ritirato il ricorso davanti alla Corte Costituzionale nonostante l’appello di Pigliaru e il 9 sarà l’occasione per riprendere il dialogo. Nella prospettiva della visita a Cagliari di Gentiloni, in queste settimane ci sono state costanti interlocuzioni volte a fissare un appuntamento istituzionale in cui fare la ricognizione di tutti i dossier aperti, seguiti dai vari tavoli tematici, e dare un impulso alla loro chiusura. I tempi stretti, dovuti alla partenza del premier per una sopravvenuta missione internazionale, hanno fatto preferire lo spostamento al 9 novembre del tavolo Governo-Regione a cui si stava lavorando per il 28 ottobre.