Le alleanze possibili in vista delle elezioni regionali di febbraio 2019, ma anche l’organizzazione dei lavori della conferenza programmatica che si terrà a metà ottobre. Questi i temi che saranno trattati questo pomeriggio nella Direzione regionale del Pd, la prima sotto la segreteria di Emanuele Cani, a partire dalle 16.30 nella sede provinciale del partito in via Canepa a Oristano. L’idea del neosegretario, peraltro già manifestata in occasione della sua elezione ai primi di agosto, resta quella di costruire una coalizione che sia la più ampia possibile, aperta al mondo del civismo, dei sindaci e dell’associazionismo, comprendendo tutto ciò che nell’ambito della società sarda possa essere funzionale per opporsi a una “deriva populista” dannosa per il Paese e la Sardegna.
Nei giorni scorsi l’ex deputato sulcitano ha parlato di “campo politico in piena ridefinizione” spiegando che “ciò che accade a livello nazionale ci invita a guardare a qualcosa che
sia fortemente innovativo”. C’è, insomma, la volontà di allargare il raggio del Pd fino anche a forze centriste, come Riformatori o Udc. Voto invernale a parte (si può andare alle urne dal 20 gennaio al 24 febbraio), non passeranno in secondo piano i temi sulla grande discussione che, con l’impegno dei dipartimenti tematici della segreteria, dovrà gettare le basi per un dibattito aperto a tutti, iscritti e non, e che culminerà a ottobre in un evento di portata regionale. Il raggiungimento dell’obiettivo non è facile: nei giorni scorsi nell’ormai ex centrosinistra che governa la Regione c’è stato un duro scontro tra i ‘piccoli’ partiti con il Cd/+Europa e i RossoMori che hanno attaccato il leader del Pds, Paolo Maninchedda.
