Politiche 2018, ‘laboratorio Sardegna’ a destra. E il Psd’Az tratta con tutti

Dai Riformatori alla Lega di Matteo Salvini passando per Forza Italia, Udc e Fratelli d’Italia. È questo lo schema più probabile col quale il centrodestra sardo si presenterà alle urne delle Politiche 2018. Nello schieramento non si può ancora includere – ma nemmeno escludere – il Psd’Az che, al contrario dei partiti alleati in Consiglio regionale, non ha ancora deciso da che parte stare. E c’è una ragione precisa: senza la definizione dei collegi elettorali (li stabilirà il Governo con un decreto atteso per i primi di dicembre), i Quattro Mori non possono sapere chi garantirà loro un posto sicuro a Roma (nella foto di copertina il palazzo di Montecitorio).

Nel centrodestra la particolarità della corsa del voto che è tutte le forze politiche alleate con Forza Italia stanno mettendo condizioni precise al partito leader della coalizione. A cominciare dai Riformatori, i secondi più forti, che legano il voto del prossimo marzo alle Regionali del 2019, per le quali i liberal democratici non sembrano più intenzionati a lasciare a Forza Italia il potere di decidere il candidato governatore (come succede da una ventina d’anni). C’è anche un comitato – ‘OraScelgoIo‘ – nato con questo obiettivo. I Riformatori, in buona sostanza, sono disposti a portare voti al partito azzurro, anche per le elezioni di marzo, ma a patto che tra un anno e mezzo i berlusconiani accettino nell’Isola le primarie del centrodestra.

Questo non significa che i liberal democratici non abbiano chi candidare per il Parlamento. Anzi: in pole c‘è il deputato uscente Pierpaolo Vargiu che nel 2013 era il capolista sardo di Scelta Civica, il partito di Mario Monti. Ma per un seggio a Roma potrebbero correre pure l’attuale capogruppo in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, l’ex assessore al Turismo Roberto Frongia e il coordinatore isolano Pietrino Fois. Si tratta di candidature che si collecherebbero nel perimetro di centrodestra per il tramite di Raffaele Fitto, ex delfino pugliese di Silvio Berlusconi e fondatore di ‘Direzione Italia’, il movimento al quale i Riformatori si sono avvicinati su scala nazionale.

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Sulle intenzioni della Lega Nord in Sardegna si capirà qualcosa il prossimo 25 novembre, quando il leader Matteo Salvini tornerà a Cagliari (è già venuto l’11 febbraio 2016). Ma in ambienti politici di centrodestra rimbalza l’ipotesi che con la Lega possa presentarsi alle urne Mauro Pili, rimasto senza partito di riferimento dopo l’addio a Forza Italia nel 2013. Se così sarà, per i berlusconiani sardi non sarà facile digerire il fatto che Pili possa ‘soffiare’ loro un seggio e riottenere un nuovo lasciapassare per Roma. Ma per le Politiche contano gli equilibri nazionali e non vengono certo decisi nell’Isola.

La definizione delle circoscrizioni elettorali sarà indispensabile per stabilire dove l’Udc di Giorgio Oppi potrà piazzare propri nomi forti nelle liste delle Politiche. Sardinia Post, nei giorni scorsi, ha fatto il nome dell’ex consigliere regionale, nonché assessore, Andrea Biancareddu, attuale sindaco di Tempio. La sua corsa continua a essere considerata certa. Resta solo da capire se verrà confermato il collegio uninominale Sassari-Gallura. Ma in Parlamento potrebbe tornare lo stesso Oppi. Il quale ufficialmente non si sbilancia nemmeno con i suoi proprio in attesa del decreto del Governo.

Quanto ai Fratelli d’Italia, l’unico nome certo è quello di Bruno Murgia, deputato uscente eletto nel 2013 con Forza Italia e poi approdato nel partito di Giorgia Meloni in virtù della lunga mlitanza in An. Murgia dovrebbe correre nel collegio uninominale di Nuoro, sempre per la Camera, con la Barbagia abbinata all’Ogliastra. Per le liste Fdi non si escludono neppure le candidature del consigliere regionale Paolo Truzzu e del coordinatore sardo Salvatore Deidda. Sembra invece al ribasso le quotazioni dell’ex assessore Antonello Liori che pure è stato indicato nei giorni scorsi nella circoscrizione elettorale di Cagliari, ancora su Montecitorio.

In quota Psd’Az, a Roma vuole andare il consigliere regionale Christian Solinas che in prima persona sta portando avanti la trattativa per le Politiche, nella doppia veste di segretario nazionale e aspirante parlamentare. Solinas i canali li ha: è stato lui a spingere per lo spostamento dei Quattro Mori nel centrosinistra alle Comunali di Cagliari, così come a volere il mantenimento dell’alleanza col centrodestra in Regione.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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