La Raggi canta “Bella Ciao” con l’Anpi: che ne dice il papà fascista di Dibba? (video)

28 Ott 2017 14:51 - di Ezio Miles

Patetica scena stamane in Campidoglio: Virginia Raggi canta “Bella Ciao” con i vertici dell’Anpi nell’Aula Giulio Cesare. È il grottesco finale dell’ iniziativa dell’Associazione partigiani dal titolo “Antifascismo in marcia”, una sorta di “controcelebrazione” del 28 ottobre, anniversario della Marcia su Roma. Un’iniziativa a dir poco singolare: dove s’è mai vista un’associazione o un partito che ricordano   la ricorrenza più importante dei propri nemici? Sono davvero invecchiate le Vestali dell’antifascismo. Se tornassero in vita i vecchi comunisti come Secchia e Pajetta prenderebbero a pedate questi “nuovi partigiani”. Non meno patetica la Raggi che, prima dei gorgheggi antifascisti, ha infilato tante banalità una dietro l’altra, del tipo: «I partigiani ci hanno donato il nostro futuro». Di quale “futuro” parla? In realtà, i “partigiani” hanno solo “donato” un passato (prossimo) di potere e arbitrio alle sinistre e ai comunisti. Ma tutto ormai volge al termine. In tutto questo grottesco scenario, una impertinente ci sorge spontanea: che cosa pensa di questo ritorno di antifascismo in Campidoglio il signor Vittorio Di Battista, padre del giovane leader grillino Alessandro? Anni fa dichiarò: «Di destra no, sono fascista: è un’altra cosa». O partigiano, portami via…

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