Siria, i terroristi islamici avvelenano i profughi: morte due bambine

24 Nov 2017 10:41 - di Antonio Pannullo

Cambia la strategia dei terroristi dell’Isis, sconfitti sul piano militare: ora, spacciandosi per insistuzioi benefiche, avvelenano i campi profughi. Due bambine sono morte per avvelenamento nella città siriana di Zamalka, nella Ghouta orientale, mentre altre 25 sono state intossicate dopo aver assunto una sostanza alimentare “simile al sale alimentare”. Lo hanno denunciato fonti mediche locali. Stando alle fonti, la sostanza sospetta “viene spacciata come sale nei mercati della Ghouta orientale”, che si trova nel Rif di Damasco. Intanto, i casi di avvelenamento e intossicazione sono in aumento e “le richieste di soccorso arrivano di continuo”. Non è la prima volta che si verifica un caso del genere nella Ghouta orientale, occupata da anni dagli jihadisti, che si trova sotto uno stretto assedio da parte del governo di Damasco, intensificatosi ulteriormente negli ultimi mesi, con nuovi casi di decesso per denutrizione, soprattutto tra i bambini. Lo scorso aprile furono soccorse 130 persone dopo che un’organizzazione “a tutt’oggi non identificata” aveva distribuito 1.000 pasti agli sfollati” a base di “carne dal sapore e dall’odore sospetti”. Il 24 giugno del 2016, invece, furono oltre 750 le persone intossicate dopo aver assunto dei pasti offerti da un’organizzazione benefica in occasione del Ramadan.

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