Almirante mette pace tra M5S e postmissini. E la novità manda in tilt la sinistra

15 Giu 2018 19:37 - di Redattore 54

Se c’è una lezione che proviene dal governo Conte è questa: per il M5S la pregiudiziale anti-destra, con contorno di rigurgiti antifascisti, sospetti e indignazioni a comando è caduta, è considerata ininfluente, in altri termini è superata. Due eventi, apparentemente scollegati tra loro, confermano questa lettura: da un lato l’elezione di Fabio Rampelli a vicepresidente della Camera, dall’altro l’approvazione a maggioranza (con i voti dei Cinquestelle) nell’aula Giulio Cesare della via per Giorgio Almirante. Si tratta di passi di avvicinamento di Fratelli d’Italia verso la maggioranza? Sul tema Fabio Rampelli, intervistato dal Tempo, risponde così: siamo “di lotta e di governo” il che significa “avere responsabilità istituzionale e senso dello Stato e contemporaneamente non perdere aderenza con la realtà sociale”. Resta aperta intanto la partita del Copasir, che potrebbe andare a Fratelli d’Italia e che rischia di creare un terremoto politico nel Pd. Il partito dei democratici – scrive la Presse – sarebbe pronto a “scatenare un casino”, per usare l’espressione di un dirigente, “se la maggioranza Lega-M5S impedirà ai Dem di assumere la presidenza del Copasir a favore di Fdi. Per i dem sarebbe una violazione delle regole democratiche e degli equilibri interni. A quel punto, il Pd potrebbe fare ‘ostracismo’ e non indicare i nomi dei componenti delle altre commissioni di garanzia (Rai e giunte per le autorizzazioni)”.

Ma torniamo ad Almirante. La novità sarebbe stata talmente eclatante che Virginia Raggi  – anche su pressione della comunità ebraica di Roma – è stata costretta a metterci una pezza annunciando una contromozione. Ma ormai il percorso è iniziato, almeno a livello simbolico e va ben oltre la dedicazione di una strada al leader missino. Di qui la grande agitazione del Pd romano e nazionale. È Repubblica, oggi, con un editoriale dello storico Guido Crainz, a suonare la grancassa dello scandalo, ricordando il passato di Giorgio Almirante quale segretario di redazione della rivista La Difesa della razza. “È difficile non vedere nel voto al Comune di Roma – scrive Crainz – una delle tante conseguenze di quell’impasto di incultura politica, improvvisazione demagogica e destra potente che si sono insediate al governo del Paese”. Un’asserzione intrisa di pregiudizi ideologici ma che coglie un punto fondamentale: la saldatura tra il M5S postgrillino e le nuove destre di Salvini e Meloni può aprire scenari inediti in Italia. Scenari che non hanno a che fare ovviamente con l’infantile e strumentale paura del ritorno del fascismo ma col superamento delle vecchie categorie di destra e sinistra così come sono state pensate e declinate fino all’era Renzi.

Il recupero della figura di Giorgio Almirante, in queso contesto, sarebbe essenziale. Non certo come omaggio   al suo passato di fascista bensì come riconoscimento della missione svolta nel traghettare il neofascismo nel sistema e nelle istituzioni democratiche, collocandolo nel dopoguerra nell’ambito della destra patriottica e attenta ai bisogni sociali. Si tratterebbe dell’ultimo passo da compiere perché questo diventi a tutti gli effetti un Paese normale, non più vittima di ricatti ideologici e di veti antistorici. La scommessa è tutta qua: tra chi vuole guardare al futuro e chi vuole una politica “modello Fiano” o “modello Boldrini” perennemente ancorata (e appesantita) al passato che non passa.

Commenti

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  • Giovanni Gesia 17 Giugno 2018

    QUANDO I comunisti SONO STATI AL POTERE ABUSIVAMENTE PER 7 ANNI HANNO OCCUPATO TUTTI I POSTI ISTITUZIONALI A DISPOSIZIONE, HANNO MESSO SENATORI A VITA A LORO PIACIMENTO E HANNO PIAZZATO UN loro presidente della repubblica ED ORA MINACCIANO DI FARE CASINO SE LA GIORGIA MELONI ANDREBBE AL COPASIR…??… MA VIAGGIATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

  • giuseppe 16 Giugno 2018

    Penso che abbiamo gli uomini di buon senso,nei posti giusti. ritengo che Salvini riconoscerà i meriti e l’impegno della Meloni.
    Disturba la faziosità di certi Media (tuttologi?) Anzichè auspicare che questo Governo possa portare avanti i suoi progetti,per il bene di tutti, continuano a supporre catastrofi,ritenendosi i politologhi più esperti di questo pianeta. PD e compagni inutile parlarne,sarebbe tempo sprecato.Onoriamo sempre la nostra Bandiera e difendiamo i nostri valori e la nostra dignità.

  • GENNARO TERMINE 16 Giugno 2018

    NOTO CON GRANDISSIMO SDEGNO CHE A FARLA DA PADRONE A ROMA SONO EBREI E ZINGARI, ,LE TUE ETNIE NOTORIAMENTE NON DEDITI A SFACCHINARE E PESANTEMENTE PER VIVERE !!! DA NOI, IN CALABRIA, SI AGGIUNGONO AGL’INDEFESSI LAVORATORI ANCHE I PRETI !!! QUANTO AI PARTIGIANI,,NON SO DARMI UNA RAGIONE ALLA LORO ONNIPRESENZA DECISIONALE, CONSIDERATO CHE NON POSSONO ESSERE CHE DI ESIGUISSIMO NUMERO, A MENO CHE IL PADRETERNO ABBIA LORO ASSEGNATA UNA LONGEVITA’ SUPERRCENTENARIA !!!!!

  • girolamo 16 Giugno 2018

    La Meloni al copasir. Sarebbe il giusto compenso per il suo impegno politico avendo contribuito, col suo buon senso. alla nascita di questo Governo.

  • Gianni 16 Giugno 2018

    Sono d’accordo è ora scossa di pensare alla realtà e ad un futuro slegato da tutti quei pregiudizi ancorati ad ottanta anni fa,riconoscere ad Almirante quella capacità di aver traghettato la destra patriottica in un contesto lontano da un ventennio diventato anacronistico,ma per capire ciò bisogna avere il cervello sgombro da vecchi luoghi comuni e dagli slogan triti e ritriti ripetuti ad oltranza senza nessuna logica di buon senso,pensate agli imbecilli che ancora definiscono i poveri infoibati torturati dai comunisti titini come fascisti e non come vittime di una “pulizia etnica”.

  • giorgio 16 Giugno 2018

    quando si parla di fascismo e del ventennio bisognerebbe anche ricordare, pochi lo fanno anzi lo sanno fare, che diversi soloni attuali e passati della politica, anche politologi alcuni fondatori di giornali definiti autorevoli, appartenenti all’area variegata della sinistra, appartennero durante il ventennio anima e corpo, come si dice per identificare un anelito unico, all’ideologia fascista. Non faccio nomi anche perché di alcuni e’ noto, di altri meno. Di Almirante si potra’ dire tutto ma non che sia stato un persecutore, e’ stato a suo modo un “traghettatore”, un politico intelligente ed abile, il divieto di professare un credo politico e’ d’altra parte ignobile. Oltre tutto si sostiene il peccato, difesa della razza, da parte di chi ne ha fatto e ne fa non una, ma “la” regola di vita, unica e costante nel tempo.

  • Nazzareno Mollicone 16 Giugno 2018

    Non è vero che Almirante abbia firmato il “Manifesto della Razza”. Lo fecero illustri scienziati, e non poteva esserci lui, che all’epoca era un modesto giornalista alle prime armi (aveva 23 anni…). Comunque, se questo è il motivo dell’opposizione, andiamo a leggere tutti i nomi dei firmatari (ricordo che neanche Evola c’era, perché non condivideva quell’iniziativa) e eliminiamo le strade o le università o gli ospedali a loro intitolate.

  • pietro meucci 16 Giugno 2018

    La Meloni al copasir mi piace moltissimo. Se i sinistri fanno casino chi se ne frega, tanto è l’unica cosa che sanno fare !

  • Gaetano Bruno 16 Giugno 2018

    La Lega e F.dI. come penso anche F.I., hanno una ispirazione democratica e liberale, nel concepire un vero superamento ideologico, che se dovesse mancare , per tutta qualche si fa chiamare SINISTRA, crollerebbe ogni motivo di esistere.

  • Aurora De palma 16 Giugno 2018

    Siiiiiii. finalmente si torna alla vera democrazia di intenti solidi reali ed anti tutto. BRAVISSIMI

  • Alessandra Buonvicini 16 Giugno 2018

    La notizia di Rampelli vicepresidente della camera mi riempie di gioia…finalmente gli uomini giusti al posto giusto!!

  • sergio la terza 16 Giugno 2018

    Fiano e la Boldrini sono dei scomparsi e non possono parlare di ALMIRANTE un grande nella Storia di Italia.tacciano gli ebrei e guardino il loro portafoglio.l’Anpi scoprano le tombe che hanno creato.!!!

  • sergio 15 Giugno 2018

    la comunità ebraica, che si ispira al razzismo talmudico, sionista e israeliano, ha la faccia tosta di rinfacciare ad Almirante la sua collaborazione a ‘La difesa della razza’ e la sua firma alle leggi razziali, che in diverse occasioni, dichiarò, a torto, di pentirsene.

  • Marcello 15 Giugno 2018

    Sono completamente d’accordo e ogni giorno che passa mi convinco sempre di più che quello attuale è il migliore possibile tra i governi fattibili.