Cingalese vuole sterminare la famiglia: i carabinieri sventano la tragedia

8 Giu 2018 18:11 - di

I carabinieri del nucleo radiomobile di Bologna hanno evitato l’ennesima tragedia familiare. È successo martedì sera, quando la Centrale operativa dell’Arma ha ricevuto la telefonata di una 39enne straniera, preoccupata dalle intenzioni dell’ex marito cingalese che, dopo essersi presentato sotto casa, nonostante un provvedimento del Tribunale per i minorenni dell’Emilia-Romagna che ne impediva l’avvicinamento a seguito delle pregresse vicissitudini familiari, aveva iniziato a prendere a calci la porta di ingresso. La rapidità con cui la donna ha chiamato il 112 è stata fondamentale per permettere a una pattuglia dei carabinieri di raggiungere l’abitazione e arrestare l’uomo, un 40enne cingalese, senza fissa dimora. La donna ha riferito ai carabinieri di essersi separata dal marito un anno fa a causa del suo comportamento arcaico e violento. I militari hanno scoperto che prima del loro arrivo, il cingalese era riuscito a entrare in casa, ma era stato buttato fuori al termine di una lotta con la moglie e i due figli più grandi, maschio 17enne e femmina 18enne, accorsi in difesa della madre. Durante la lite, il 40enne, prima ha afferrato il maschio per la gola e l’ha scaraventato contro un muro, poi ha trascinato la femmina in camera e l’ha presa a pugni in maniera “selvaggia”, termine che la madre ha utilizzato per descrivere la scena ai carabinieri. La madre e i due figli sono stati medicati dai sanitari del 118. In sede di rito direttissimo, l’arresto è stato convalidato e il cingalese, condannato a un anno e sei mesi di reclusione, è stato tradotto in carcere, come disposto dal Giudice del Tribunale di Bologna in composizione monocratica.

Commenti

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  • Dens Clavio 9 Giugno 2018

    Questi esseri incivili nn ci appartengono devono venire allontanati dal territorio Nazionale immediatamente