Salvini, l’altolà al M5S: «La Tav va avanti e non si torna indietro»

27 Lug 2018 11:25 - di Adriana De Conto

La Tav va avanti, Matteo Salvini tira dritto e non accetta che sulla Torino-lione si torni indietro. Un sondaggio realizzato tra i militanti ostili all’opera ha spinto i 5Stelle ad accelerare gli atti per bloccare i lavori. Ma per il Carroccio resta un’opera strategica. Le parole del ministro per le Infrastrutture Toninelli («Stop all’avanzamento dell’opera») di qualche giorno fa aprivano un fronte di possibiledissidio all’interno del governo. A infiammare lo scontro è poi il premier Giuseppe Conte che, in un retroscena pubblicato dalla Stampa, si è dichiarato contario alla costruzione della Tav. Fonti di Palazzo Chigi informano che al momento nessun dossier sulla Tav è sul tavolo del premieri. pertanto nessuna decisione è presa in merito. Ma intanto Salvini  avverte dai microfoni di “Mattino24” su Radio 24 e spiega come la pensa: «Secondo me occorre andare avanti e non tornare indietro», ha detto il ministro dell’Interno: «L’opera serve e se per caso da un’analisi attualizzata del 2018 non serve, costa di più bloccarla che non proseguirla? – si chiede il titolare del Viminale – Questo è il ragionamento che varrà su tutto, analisi costi benefici, la Tav, la Tap, la Pedemontana, Terzo Valico. Questo c’è scritto e questo faremo».

Su tutto alla fine prevale la considerazione dei costi-benefici – aggiunge Salvini – «non è che faccio pagare agli italiani miliardi». Se costerà più bloccare l’opera che proseguirla, non se ne parla neanche…  Il ministro degli Interni inoltre garantisce che «la polizia continuerà ad arrestare chi lancerà i sassi contro i lavoratori».

Leggittima difesa

Salvini si è espresso anche sulla Leggittima difesa nel l corso della lunga intervista. «Nessuno vuole il Far West in Italia, nessuno vuole le pistole libere, al massimo c’è qualche “pistola”’ in libertà, uomo che parla a vanvera», ha sostenuto Salvini, commentando l’intervento di ieri del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Semplicemente, con la legittima difesa – ha aggiunto il titolare del Viminale- vorremmo rendere meno complicato difendersi a coloro che sono in stato di aggressione da parte di delinquenti che le armi purtroppo ce le hanno. E quindi restituire il diritto alla legittima difesa all’interno della proprietà per chi legalmente, in maniera controllata, certificata detiene un’arma. Può essere anche un mattarello: se io ti trovo in casa mia alle tre di notte con i miei figli che dormono lì, non sono armato, non ho il porto d’armi, né pistole, né fucili,  nient’altro, però se trovo qualcosa a portata di mano sicuramente non aspetto che qualcuno in casa mia alle tre di notte mascherato mi spieghi che intenzioni ha». «Penso che Mattarella – ha detto ancora Salvini – si riferisse ad altri e se il ‘Corriere della Sera’ vuol farmi litigare con Mattarella ha trovato la persona sbagliata». Quanto all’episodio citato dal Capo dello Stato «se uno compra un fucile ad aria e si mette su un balcone a sparare a caso non c’entra niente con la legittima difesa e con Salvini – ha sostenuto il vicepremier – o ha dei problemi e va curato o se non ha dei problemi e lo ha fatto scientemente è peggio ancora».

«Famiglia Cristiana»

Immancabile la domanda sull vergognosa copertina di “Famiglia cristiana”: «Sono ministro da 57 giorni e in ognuno di questi giorni c’è stato un attacco violento da parte di qualcuno. Ma questi attacchi non mi toccano di un millimetro, non mi spaventano, non mi intimoriscono. Da giornalista, dico, non mi piacciono – ha sostenuto Salvini, facendo riferimento alla copertina di questa settimana di Famiglia Cristiana. «Certo, resto perplesso se un attacco frontale arriva da un settiminale come ‘Famiglia Cristiana’ che praticamente si dovrebbe occupare di perdono, di amicizia, di fratellanza, di apertura e che, tra l’altro, io leggevo da bambino – ha aggiunto il vicepremier – equiparare una persona che sta facendo il suo lavoro – che può piacere o no – a Satana, mi dice che probabilmente anche all’interno della Chiesa c’è un dibattito in corso. Grazie comunque a questa copertina, sono stato subissato di messaggi e chiamate di uomini e donne di Chiesa che la pensano in maniera contraria e che mi hanno chiesto di andare avanti».

A proposito delle nomine Rai e negli Enti pubblici, Salvini aggiunge: «Siamo arrivati alla fine , stiamo scegliendo le figure migliori. Stiamo facendo di tutto per valorizzare le risorse interne e non andare a prendere il ‘Messia’ altrove».

Commenti

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  • Giacomo Puliatti 28 Luglio 2018

    Mi piacerebbe sapere del perchè vi state facendo la guerra? Il popolo vi guarda sempre e come sempre aspetta ancora che vi mettiate a lavorare per SISTEMARE le cose, tutti vi criticano, ma che senso ha questo continuo battibecco che non porta a niente? Ragazzi!! datevi nà MOSSA!!!!!

  • Alessandro Bernasconi 28 Luglio 2018

    Sento parlar troppo poco di abolizione della Fornero, e meno ancora delle accise assurde sulla benzina. Cose che sembravano da sistemare subito.