Gasparri attacca la manovra del governo: apocalisse per i risparmi degli italiani

9 Dic 2018 20:07 - di Redazione

«Più che sulla sfida con la Ue e di modifiche alla manovra economica per scongiurare la procedura d’infrazione della commissione europea, il senatore azzurro Maurizio Gasparri, nel criticare per filo e per segno i punti cardine dell’operazione proposta dall’esecutivo giallo-verde, parla di apocalisse sugli italiani (e sui loro risparmi) e di un testo che, più che da correggere, emendare e riscrivere, andrebbe letteralmente «buttato»…

L’affondo di Gasparri sulla manovra

«I fatti sono chiari – tuona Gasparri commentando provvedimenti, tagli e investimenti –; il governo ha messo la fiducia alla Camera su una manovra che colpisce la casa, con la proroga dell’aumento della Tasi, che non dà risposte chiare e esaustive sul tema della cedolare secca per quanto riguarda gli affitti commerciali, che colpisce i possessori di piccole utilitarie, disprezzate con ignoranza e razzismo dalla “presunta viceministra grillina” Castelli, che semina confusione in tutti i campi. Più che da riscrivere la manovra è da buttare. Ed è da buttare anche un governo che ha impoverito gli italiani perché i risparmi dei cittadini già oggi valgono almeno il dieci percento in meno di prima dell’arrivo di questo governo. Più che un esecutivo – conclude quindi all’insegna del pessimismo più profondo il senatore forzista – è un’apocalisse che sta devastando l’Italia. Prima Conte se ne va a casa meglio sarà per gli italiani».

Manovra, la bocciatura europea e le prospettive future

Come noto, lo scorso 21 novembre la Commissione europea ha bocciato la legge di bilancio italiana, presentata senza modifiche all’Ue nonostante una prima bocciatura e nonostante i moniti lanciati a più riprese da Bruxelles spiegando e sottolineando che la manovra del governo Conte configurava una «inadempienza particolare grave rispetto alle regole Ue», monito poi rilanciato dal vicepresidente responsabile per l’euro, Valdis Dombrovskis. «Per la prima volta al Commissione è obbligata a richiedere a un paese dell’area euro di rivedere il suo documento programmatico di bilancio. Ma non vediamo alternativa», hanno messo nero su bianco dalla Ue. Ora, perciò, la procedura di infrazione potrà essere aperta solo nella primavera del 2019, quando l’Ue chiederebbe il rientro dal disavanzo eccessivo, specificando anche dei precisi paletti temporali da rispettare. nel frattempo dai banchi di Forza Italia e dal senatore Gasparri in particoplare, arrivano le ultime sonore bocciature alla manovra che, in  caso di mancato rientro del disavanzo eccessivo prevede delle sanzioni che ricadrebbero sulle tasche degli italiani provocando quella che l’esponente forzista non ha timore di definire una «apocalisse sui risparmi degli italiani».

 

 

Commenti

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  • Leonardo Corso 10 Dicembre 2018

    Dai Gasparri che quando eravate voi al governo avete fallito, ricordati che chi suta in cielo ritorna in faccia.