Steve Bannon ai Cinquestelle: «I veri sovranisti non bloccano le grandi opere»

25 Feb 2019 10:59 - di Massimo Baiocchi

Ha un giudizio positivo (ma fino a un certo punto) del governo gialloverde. Steve Bannon apprezza l’azione di Salvini sull’immigrazione. Ha dubbi sui troppi “no” dei Cinquestelle, che possono fermare lo sviluppo di un Paese che ha tutte le carte in regola per crescere. Spinge per la misura cara al centrodestra, la flat tax. E dà consigli. «L’Italia ha bisogno di estendere la flat tax e di realizzare le infrastrutture»,  dice in un intervista a La verità. Rivolgendosi al M5s, la guida dei sovranisti spiega: «Capisco le loro preoccupazioni ambientaliste, ma non si possono bloccare tutte le infrastrutture. Siete una potenza industriale, avete un’ottima manifattura, la creatività. Vi servono infrastrutture moderne per competere con l’Europa, la Cina gli Stati Uniti». Bannon parla del governo italiano, il «nobile esperimento che stanno portando avanti Salvini e Di Maio», e spiega: «Spero che anche dopo e elezioni europee continuino a farla funzionare. Salvini ha fatto un ottimo lavoro sull’immigrazione. La mia principale preoccupazione è l’economia». A proposito della flat tax, Bannon spiega: «Con la flat tax per tutti non avrete più una elite di evasori».

Bannon aveva già espresso giudizi
ad Atreju con Giorgia Meloni

Già a settembre Bannon, ospite ad Atreju, aveva fatto un’analisi sulla politica italiana, ribadendo che sarebbe stata importante la presenza di Fratelli d’Italia al governo perché «incarna il concetto di società tradizionale nella quale crediamo tutti. Se dovessi scegliere tra l’élite di Davos e i primi cento esponenti di Fratelli d’Italia, non avrei dubbi. Da Bannon anche un omaggio a Roma, sui Gracchi, che lui considera degli autentici rivoluzionari che si sono sacrificati per le loro idee. Bannon aveva concluso il suo intervento ad Atreju dicendosi certo che Fratelli d’Italia e la Lega sarebbero riusciti ad avere una grande affermazione alle prossime europee, «merito del loro coraggio e della loro onestà».

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