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Dibattito fiducia, il Senato si ritrova unito solo alle parole di Liliana Segre

5 giu 2018
Si presenta il Governo ConteDibattito fiducia, il Senato si ritrova unito solo alle parole di Liliana Segre
Dibattito fiducia, il Senato si ritrova unito solo alle parole di Liliana Segre - Renzi a Salvini: "Più prudenza con le parole, parla da padre di famiglia ai figli"
Dopo il discorso del presidente del Consiglio Conte, si è aperto il dibattito in Senato prima del voto di fiducia.

Si è definito garante del contratto Giuseppe Conte, dell'accordo che ha portato Lega e M5S al loro primo governo insieme. Ha annunciato lo stop al “business dei migranti, cresciuto a dismisura sotto il mantello della finta solidarietà”, reddito di cittadinanza, potenziamenti per la legittima difesa e il daspo per i corrotti. Misura, quest'ultima, che ha scatenato il senatore La Russa, Fratelli d'Italia: “Vuol dire che non li mandiamo più allo stadio?” ha chiesto.
Messaggi di fiducia dalla maggioranza, nonostante la consapevolezza della difficile convivenza, come sottolinea il senatore leghista Paolo Tosato.
“Se ne faccia una ragione il ministro della Famiglia Fontana – ha tuonato Antonio Misiani, Pd, sostenuto anche dalla eloquente maglietta della senatrice Monica Cirinnàle famiglie arcobaleno esistono eccome”
Senato che si è ritrovato unito solo alle parole della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all'Olocausto, che ha annunciato astensione ma anche battaglia contro ogni legge speciale per i popoli nomadi. Assente per tutto il tempo del dibattito il vice presidente del Consiglio Matteo Salvini, riapparso solo per ascoltare Matteo Renzi, che gli ha chiesto di abbassare i toni su migranti e sicurezza, “e parlare da padre di famiglia ai suoi figli”. Ma poi l'ex segretario Pd ha dimostrato di essere ancora legato al passato.

Francesca Biliotti

Nel video gli interventi dei senatori Ignazio La Russa (Fratelli d'Italia); Paolo Tosato (Lega); Antonio Misiani (Pd) e Matteo Renzi (Pd)

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