Auto, FCA vittima innocente della guerra dei dazi

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Il Gruppo Fiat Chrysler paga il terribile braccio di ferro economico tra il Governo degli Stati Uniti e quello di Pechino

Il Gruppo FCA sta vivendo un periodo non troppo rosa, infatti ai dati negativi delle vendite degli ulti i mesi si è aggiunta anche una pessima chiusura di settimana per quanto riguarda il titolo in Borsa del Gruppo, sceso sotto la soglia dei 13 euro, ovvero un dato che riporta ai minimi registrati alla fine di marzo.

Secondo gli analisti, a pesare su Fiat-Chrysler sono i nuovi timori derivati dalle tensioni commerciali che vedono protagonisti la Cina e gli Stati Uniti. Questi ultimi stanno portando avanti una vera e propria guerra dei Dazi dopo che il Presidente Trump ha annunciato l’aumento dei dazi USA dal 10 al 25% su ben 200 miliardi di prodotti esportati da Pechino. Come se non bastasse, Trump ha anche minacciato che potrebbe imporre nuovi dazi al 25% per un valore che raggiungerebbe quota 325 miliardi di dollari. Ovviamente se non si dovesse trovare un accordo dell’ultimo momento, la Cina quasi certamente risponderebbe alle azioni degli USA con altre pesanti ritorsioni economiche e politiche.

Queste tensioni pesano gravemente sul futuro di FCA che punta molto sulla Cina per il suo sviluppo nel prossimo futuro, ma le incertezze non piacciono alla borsa, di conseguenza il titolo del Gruppo potrebbe scivolare nuovamente ed in maniera più violenta rispetto a come registrato fino ad oggi.

Nei giorni scorsi Trump ha inoltre affermato che potrebbero essere imposte ulteriori tariffe al 25% per 325 miliardi di dollari. Fiat Chrysler Automobiles è presente in Cina a dal 1986 ed attualmente opera nel paese asiatico tramite alcune joint venture siglate con attori locali.

Nel 1999 è stata creata la Joint venture Nanjing Fiat Automobile con lo scopo di produrre in loco i modelli Fiat Palio, Fiat Siena, Fiat Perla. Questa joint venture siglata con il gruppo cinese Nanjing Automobile Corporation è terminata nel dicembre 2007, mentre nel 2009 viene siglata un’altra partnership con la GAC, colosso automotive cinese specializzato nella produzione di veicoli su licenza straniera.

 

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