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UCCISO DA UN RUMENO
UCCISO DA UN RUMENO
Battipaglia, omicidio Migliaro. Il pg in Cassazione: "Pochi 20 anni all'assassino"
Redazione
25 agosto 2018 08:40
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BATTIPAGLIA. “Sono pochi 20 anni di carcere per l’assassino di Natalino Migliaro”: questa la tesi del procuratore generale Leonida Primicerio, che ha impugnato in Cassazione la sentenza della Corte d’Assise d’appello che, dall’ergastolo inflitto in primo grado, ha ridotto a 20 anni di galera la pena da scontare al 30enne Ionut Alexa, colpevole del feroce pestaggio che, poco meno di quattro anni fa, causò la morte di Natalino Migliaro (nella foto).
Secondo i giudici di primo grado, l’omicidio fu l’epilogo tragico di una rapina finita male ai danni del giovane di Battipaglia: era la notte del 5 ottobre del 2014 quando Migliaro si appartò con la sua fidanzata in una traversa isolata di Via Idrovora, tra l’Aversana e la località Lido Lago. Alexa, all’epoca domiciliato ad Eboli, fu incastrato dalla prova del dna e dalla ricostruzione, da parte dei carabinieri, del giro di prostituzione sul lungomare battipagliese. Alexa pestò a sangue con un bastone Migliaro, che spirò in ospedale due mesi dopo il ricovero per le gravi lesioni riportate, violentando poi con altri complici, mai identificati, la sua compagna, rubandone la borsa. L’ultima parola sul tragico delitto, dunque, spetta alla Corte di Cassazione, mentre i familiari di Migliaro fanno sapere, tramite i legali, di aver ripreso fiducia nella giustizia dopo l’arringa del pg.



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