Ceccato 98 – Il Papa santo

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ceccato 98di Enzo Cuzzola – Il 5 giugno ci fu una notizia bruttissima. Era morto Papa Giovanni. Il Papa Buono. Il Papa che aveva voluto il Concilio, nel quale zio prete riponeva mille speranze per il cambiamento della Chiesa. A zio prete, la Chiesa, così come era organizzata, così come era gerarchizzata, non piaceva molto. Il fatto di pensarlo, ma soprattutto di dirlo, gli era costato molto. Adesso riponeva tutte le sue speranze in quel vento di rinnovamento. La morte del Papa lo aveva turbato, ma dopo un primo momento di smarrimento, andava ripetendo, forse per auto convincersi più che per convincere gli altri, che lo Spirito Santo ci avrebbe messo lo zampino ed avrebbe “suggerito” al conclave il giusto Papa, perché quell’opera non andasse persa.

Giornali, radio e televisione, per giorni avevano raccontato la vita del Papa, da bambino, da seminarista, da sacerdote, vescovo e poi Papa. Era chiaramente una persona giusta prima che Santa. Mi aveva però colpito in modo particolare il racconto di come aveva aiutato gli ebrei, perseguitati dai nazisti. Di come li aveva aiutati a raggiungere la loro “terra promessa”. Ma, gli stessi organi di informazione, sollevavano il problema della continuità nella guida della Chiesa, della continuazione del Concilio. Mi sentivo smarrito anche io, mi sembrava un periodo oscuro. Solo l’ottimismo, dopo il primo velato pessimismo, di zio prete mi rassicurava.

Una sera però, guardando il telegiornale, mi convinsi che da lassù avrebbe continuato ad ispirare e guidare la Chiesa. Infatti mandarono in onda il “discorso alla luna”, che il Papa aveva fatto alla folla dei fedeli, radunata in piazza San Pietro, la sera della vigilia dell’insediamento del Concilio. Mi colpì quel “tornando a casa…. Portate la carezza del Papa ai vostri bimbi…”. Malgrado la giovanissima età ebbi come una illuminazione, i bimbi erano i fedeli ed i genitori i Padri della Chiesa, Vescovi e Cardinali.

Non saremmo rimasti orfani. Il Papa avrebbe vigilato da lassù e guidato la sua Chiesa, verso quel cambiamento, verso quella speranza, di cui tanto parlava zio prete. Infatti il 21 di giugno fu eletto Papa, il Cardinale Montini, vescovo di Milano. Zio prete disse che era il Papa giusto e che sicuramente avrebbe continuato l’opera intrapresa dal predecessore.

Già, il predecessore, non ci aveva abbandonati, da lassù aveva intercesso con lo Spirito Santo, perché illuminasse i Padri del Conclave. Si, era proprio un Santo, quel Papa.

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