‘Ndrangheta, processione interrotta in Calabria. Fsp: “serve una nuova mentalità”

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Tensioni nei confronti delle forze dell’ordine dopo la decisione di interrompere la processione in Calabria. Fsp: “serve una nuova mentalità”

Avremmo voluto che tutti i presenti scoppiassero in un applauso quando i carabinieri hanno interrotto la processione a cui voleva pendere parte il pluripregiudicato ritenuto il boss della ‘ndrangheta del paese. Abbiamo assito, piuttosto, a un atteggiamento oppositivo e persino a recriminazioni nei confronti delle Forze dell’ordine. La gravita’ di questa vicenda sta in questo. Tutti gli sforzi e i sacrifici che Forze dell’ordine e magistratura fanno quotidianamente devono andare di pari passo con un profondo e comune cambiamento di mentalita’ se davvero si vuole sconfiggere la criminalita’ di ogni genere e la sottocultura mafiosa“. Lo dichiara Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, Federazione Sindacale di Polizia, su quanto avvenuto in Calabria, a Zungri, dove i carabinieri hanno interrotto la processione della “Madonna della Neve” a causa della scelta di un presunto boss della ‘ndrangheta di poter essere incluso tra i portatori dell’effige.

“Benissimo hanno fatto i colleghi dell’Arma a intervenire cosi’ – aggiunge Mazzetti – perche’ la difesa della legalita’ passa per l’affermazione dello Stato senza se e senza ma. E cio’ significa anche, evidentemente, porre un deciso rimedio a ‘sviste’ e ‘disattenzioni’ di organizzatori, comitati, amministrazioni locali e quant’altro in circostanze come queste. Ma la gente deve comprendere il valore di questa nostra azione, tutta tesa a restituire e difenderne liberta’ e dignita’ da ogni tipo di ingerenza e prevaricazione tipica della mentalita’ mafiosa come anche di ogni altra forma di illegalita’. Che sia durante una processione ‘contaminata’, durante un’operazione antidroga, durante un’indagine anticorruzione o un normale controllo stradale, ogni intervento delle Forze dell’ordine – conclude – e’ per la gente e per lo Stato. Ed e’ quella la parte giusta da cui stare”. 

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