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Attualità | 03 gennaio 2019, 11:00

Alba, schermaglie M5S sulla festa di Natale di Forza Italia: "Inopportuno averla tenuta nella bocciofila proprietà del Comune"

Dopo l’evento politico nei locali di corso Bixio, Ivano Martinetti denuncia una supposta incompatibilità tra le cariche del collega Mario Canova: "Non può fare il consigliere comunale e presiedere una società sportiva". La replica: "Evento autorizzato e bocciofila spazio di tutti. E sulle cariche la legge dice altro"

Un momento della cena natalizia tenuta da Forza Italia nei locali della Boccciofila comunale

Un momento della cena natalizia tenuta da Forza Italia nei locali della Boccciofila comunale

"Una confusione di ruoli non solo inopportuna, ma vietata in modo chiaro dalla legge". Affondano nel novero delle incompatibilità previste dal Testo Unico sugli Enti Locali i rilievi che il capogruppo del M5S nel Consiglio comunale albese, Ivano Martinetti, ha segnalato in questi giorni all’attenzione del presidente della stessa assemblea civica, Roberto Giachino.

All’autorità massima garante dell’assemblea civica l’esponente pentastellato chiede di prendere i provvedimenti del caso – fino all’estrema misura della decadenza – per risolvere la situazione di conflitto in cui, testo unico alla mano, si sarebbe venuto a trovare il collega Mario Canova, esponente di Forza Italia al suo secondo mandato in Consiglio, ma anche presidente della società dilettantistica Bocciofila Albese.

Un’incompatibilità che, se confermata, si protrarrebbe in realtà da almeno due anni, da quando cioè Canova è stato eletto al vertice della società sportiva prima presieduta da un altro azzurro, l’europarlamentare Alberto Cirio, che ne è rimasto presidente onorario.
A mettere però la mosca al naso del consigliere del M5S è stato un avvenimento recente di un certo clamore: la cena degli auguri che Forza Italia ha tenuto nella palestra di corso Nino Bixio, dove lo scorso 20 dicembre lo stato maggiore albese degli azzurri ha accolto qualcosa come 420 commensali, presentando nell’occasione il capogruppo in Consiglio uscente Carlo Bo quale candidato che il partito sottopone alla coalizione di centrodestra per una possibile candidatura unitaria.

"A parte l’inopportuno fatto – attacca Martinetti –, a nostro giudizio, che una società sportiva che fa capo al Comune ospiti manifestazioni di partito a tariffe che possono sembrare irrisorie, per quanto ci risulta il cumulo delle cariche di consigliere comunale e di presidente di un’associazione sportiva controllata al 100% dal Municipio ci sembra sia in netto contrasto con alcuni articoli del Testo Unico Enti Locali (Tuel): in modo diretto con l'articolo 63 e in modo indiretto col comma 5 dell'articolo 78 dello stesso testo unico, senza dire dell’articolo 97 della Costituzione", che al primo comma recita: "I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione'".

"Per questo – continua Martinetti, peraltro tra gli albesi già in corsa per le Regionali 2019 – abbiamo inoltrato al presidente Giachino a mero titolo esemplificativo alcuni casi in cui tale tipo di incompatibilità è stata sanzionata, affinché egli proceda a dar seguito alla nostra contestazione, così come previsto dall’art. 69 del Decreto Legislativo 267/2000 per verificare le eventuali condizioni di incompatibilità del consigliere Canova e, qualora le ravvisi, a convocare il Consiglio comunale per deliberare in merito nei tempi e nei modi previsti dall’articolo stesso".

Argomenti che l’interessato respinge in modo netto. "La Bocciofila ovviamente non ha colori politici e a nessuno si chiede qualsivoglia tessera – spiega Mario Canova –, ma l’utilizzo dei suoi locali è previsto dallo statuto e possibile per tutti coloro che ne facciano richiesta e vengano autorizzati, a condizioni ben precise. In particolare la palestra, già utilizzata normalmente per corsi di ballo e altre numerose iniziative, è in affitto al costo di 250 euro, oppure a quello simbolico di 1 euro se al contempo si ricorre però al servizio di somministrazione interno alla bocciofila. Così ha fatto Forza Italia mediante la richiesta debitamente presentata dall’onorevole Cirio tramite comunicazione inviata via Pec ai competenti uffici comunali".

E anche sul fronte di una sua supposta incompatibilità l’esponente azzurro rinvia le accuse al mittente: "E’ un tema che non ha ragione di porsi visto che il citato articolo 63 e la giurisprudenza in materia dicono altro. L’incompatibilità si presenta là dove l’ente pubblico interessato eroghi alla società sportiva contributi continuativi per un ammontare annuo almeno pari al 10% del suo fatturato. Entrambe queste condizioni non si verificano, visto che il Comune elargisce alla Bocciofila un unico contributo annuale di mille euro in occasione del torneo inserito nel programma della Fiera Internazionale del Tartufo. Questo a fronte di bilancio della nostra società di 35-40mila euro annui, e senza dire che, in ogni caso, la carica che ricopro quale esponente di minoranza in Consiglio non consente particolari facoltà decisionali".

La palla passa ora al presidente del Consiglio comunale Roberto Giachino. Toccherà a lui verificare se ricorrono le condizioni di un approfondimento ed eventualmente portare il caso all’attenzione dell’assemblea.

Ezio Massucco

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