PRIMA LA SOSPENSIONE, POI LE DIMISSIONI
“Durante il nostro match, oltre ad altri commenti razzisti, Spencer mi ha detto: 'Almeno io conosco mio padre'” ha twittato Wilson, sottolineando che “il coach di Appalachian” (anche se non era chiaro a chi si riferisse) aveva risposto dicendo che avevano un ragazzo nero in squadra. La mattina dopo, App State ha sospeso Brown a tempo indeterminato. Il giorno dopo è arrivata la sospensione di Lake (“La condotta che ha tenuto domenica non riflette i valori del nostro programma” hanno scritto), annunciando un'indagine indipendente che avrebbe valutato il modo in cui diversità e inclusione venivano trattate da nel sistema sportivo del college. Inizialmente, la sospensione di Lake riguardava le quattro partite immediatamente successive al match incriminato, ma da allora non si è più visto. In questo mese e mezzo si sono giocati dieci incontri: due in casa, due in campo neutro e sei in trasferta. Lake era diventato coach di App State nel 2000: la sua lunga militanza lo aveva reso uno dei tecnici più longevi, peraltro con buoni successi. Dopo un mese di oblio, la notizia delle sue dimissioni. Saranno state spontanee? O magari lo hanno indotto? Al contrario, Brown risulta ancora iscritto all'università ma è sospeso ed è stato tolto dal roster. In questo momento, App State ha un bilancio di 8 vittorie e 6 sconfitte. Il prossimo match si giocherà venerdì prossimo a Charleston e il team sarà definitivamente guidato da Jack Maddocks, che aveva già sosituito Lake negli ultimi match.