Gli organizzatori del torneo ITF di Clermont Ferrand non saranno troppo felici della notorietà conquistata in queste ore. La giocatrice omanita Fatma Al Nabhani ha denunciato un episodio accaduto negli ottavi di finale, contro la giocatrice di casa Myrtille Georges. La Al Nabhani si è ritirata sul punteggio di 5-7 7-6 3-0 per la sua avversaria, poi ha accusato di razzismo il giudice di sedia. Per farlo, ha utilizzato un sentito video pubblicato sul suo profilo Instagram, e ha inviato una lettera all'ITF, condivisa con il portale Sport360, sempre molto attento alle vicende dei giocatori musulmani. “Gioco a tennis sin da piccola, partecipando a tornei in giro per il mondo, e sono diventata professionista nel 2007 – scrive la Al Nabhani, 27 anni e numero 422 WTA – non ho mai vissuto problemi di razzismo, so che è un argomento sensibile ma quello che ho vissuto a Clermont Ferrand non è accettabile. Essendo un'atleta musulmana e provenendo da un paese arabo, indosso i leggings sotto la gonna. Le regole ITF consentono di giocare con i leggings sotto il ginocchio ed è qualcosa che faccio da 12 anni, sia nel circuito ITF che WTA, e non avevo mai avuto problemi”. Invece, in Francia, pare che sia successo di tutto. Al primo turno ha affrontato la giocatrice locale Elsa Jacquemot e, durante il sorteggio, il giudice di sedia le ha detto di togliersi i leggings. “Gli ho risposto che non lo avrei fatto e che gioco così da 12 anni. Per lui, non potevo giocare. Allora gli ho detto di prendere contatto col direttore del torneo prima di dire qualsiasi cosa”. In effetti, il direttore del torneo avrebbe confermato che i leggings sono accettabili. Tuttavia, l'arbitro ha insistito e l'ha invitata a tirarli su di qualche centimetro. “A quanto pare, per lui erano un gran problema. L'ho accontentato senza dire niente e ho giocato il mio match”.