Molise oscuro: salvaguardia ambientale a tutela della nostra salute

Nelle pieghe dom 11 febbraio 2018
Attualità di La Redazione
2min
Molise Oscuro ©Rotary club Larino
Molise Oscuro ©Rotary club Larino

LARINO. Andare alle radici del Molise oscuro. “Salvaguardia ambientale a tutela della nostra salute”: questo il tema del convegno promosso venerdì 9 febbraio nella Sala Freda del Palazzo Ducale di Larino dal locale Rotary Club con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale frentana. Dalla ricostruzione dei fatti di cronaca giudiziaria riportati nel dossier Molise Oscuro del 2014 fino alle criticità che interessano oggi in particolar modo l’area del nucleo industriale di Termoli-Basso Molise e la Piana del Volturno…

Poco o nulla sembra essere cambiato in questi anni nonostante le inchieste della magistratura e le rivelazioni del pentito di camorra Carmine Schiavone sul traffico e interramento di rifiuti tossici nel venafrano e a confine col beneventano. I rischi per la salute dei cittadini che risiedono in diverse aree del territorio molisano sono purtroppo elevati, così come testimoniato dagli interventi di Vincenzo Musacchio, direttore della Scuola di legalità don Peppe Diana, e di Paolo De Chiara, scrittore e giornalista d’inchiesta. Entrambi, rispondendo alle domande del giornalista Davide Vitiello, hanno sottolineato la mancanza di adeguate risposte da parte delle istituzioni di fronte alle comprensibili proteste dei cittadini, come nel caso dell’associazione delle Mamme per la Salute e l’Ambiente di Venafro.

Della prevenzione e repressione dei reati ambientali alla luce della legge n. 68 del 2015 approvata dal Parlamento italiano, ha parlato il giudice del Tribunale di Larino Daniele Colucci. L’intervento del magistrato si è concentrato in particolare sull’analisi dei nuovi reati introdotti dal legislatore nel codice penale, vale a dire inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico ed abbandono di materiale radioattivo, impedimento di controllo e omessa bonifica. Si è fatto riferimento anche al tema più che mai delicato inerente il rapporto tra rispetto dell’ambiente, della salute dei cittadini e la tutela della dignità del lavoro: principi fondamentali che devono necessariamente coesistere. Hanno preso parte alla manifestazione numerosi cittadini, tra cui diversi imprenditori agricoli del territorio frentano e delegazioni di associazioni più che mai sensibili al tema, e gli studenti del Liceo D’Ovidio di Larino che sono attualmente impegnati in un percorso di alternanza scuola-lavoro al palazzo di Giustizia frentano.

Prosegue dunque l’impegno dei soci del Rotary club di Larino nell’informare e sensibilizzare i cittadini sul rispetto e sulla salvaguardia dell’ambiente e del territorio, un percorso iniziato lo scorso 21 novembre quando, in occasione della Festa Nazionale dell’Albero, i soci del Rotary hanno finanziato la messa a dimora di due nuovi cipressi lungo Via dei Santi Martiri Larinesi, una delle arterie principali della città.

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