Larino: razzismo a scuola? Un caso ingigantito dalle chiacchiere del palazzo

Tempesta nel bicchiere lun 12 febbraio 2018
Attualità di La Redazione
3min
Palazzo Ducale ©TermoliOnLine
Palazzo Ducale ©TermoliOnLine

LARINO. I “post” dei ‘social’ rigurgitano di commenti, ma i genitori della Scuola primaria di Larino smentiscono. Secondo altri ”Le voci non nascono dal nulla. A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina”. C’è chi è stato perentorio:“Credo che, fino ad ora, di cretinate se ne siano dette a iosa, ma si è parlato solo di aria fritta “. Purtroppo chi ha voluto continuare a camminare in equilibrio, sul vuoto, è stato il Sindaco del Comune di Larino che ha pontificato sull’argomento, sottolineando che l’Amministrazione non è disponibile a veder formare classi senza stranieri e senza disabili. E chi scrive la pensa allo stesso modo.

Ma, se il punto è questo, ed il Palazzo “non ci sta”, esiste almeno una richiesta ufficiale in tal senso? Macché, ‘Much ado about nothing’. Solo rumore, e nulla d’altro. Ciò che è certo è che alcuni genitori di alunni di una V elementare stanno raccogliendo adesioni per chiedere una classe in cui confluiscano alunni con una media scolastica alta e senza problemi di condotta. In sostanza una richiesta vecchia quanto il cucco che viene formulata da decenni e che oggi rimane addirittura in linea con i contenuti di una circolare dell’11 dicembre scorso con cui si comunica ai Dirigenti scolastici che, nella stesura del nuovo Piano triennale dell’offerta formativa, potranno organizzare il lavoro per gruppi di livello. A questo si sarebbero appigliati quei genitori che hanno raccolto “sottoscrizioni” sollecitando un calendario che vada dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 14. Tutto ciò dev’essere sfuggito al primo cittadino che, nella piena di un “antirazzismo (che non ha motivo d’essere), addirittura ha fatto riferimento ad una ipotetica “classe pura”, usando un termine, che, nel corso degli Anni ’30 e ’40, era stato diffuso dal Nazismo. Ed ecco perché tanta gente ha criticato.

E così, sui ‘social’, c’è stato: 1) chi avrebbe preferito di vedere analizzate, profondamente, le motivazioni di quei genitori per una soluzione saggia e condivisa; 2) chi ha sottolineato che a Carnevale di chiacchiere se ne fanno tante; 3) chi ha pensato che si volesse discutere sul nulla o sul sesso degli arcangeli. In effetti, la stessa Dirigente scolastica ha negato che siano pervenute sulla sua scrivania le richieste in discorso, pur sottolineando – in parziale contrasto con i contenuti della circolare sopra citata - che i criteri per la formazione delle classi non possono essere decisi dai genitori. Successivamente, puntuale come il prezzemolo (siamo sorto elezioni), è intervenuta sulla questione persino la Segretaria regionale del Pd Micaela Fanelli:”Conosco Larino e la grande solidarietà che alberga nella sua gente, e mi dispiace che le sciagurate intenzioni di pochi possano lambirne l’immagine”.

Le fa da èco, usando toni più pesanti, il primo cittadino:”Leggere il nome della Città sui titoli dei giornale, accostato a parole quale razzismo, xenofobia, odio, fa male. Di più, ci offende. Semplicemente perché non è vero. E a dirlo non siamo noi”. Purtroppo, poi, continua a scrivere:”Non so se la notizia apparsa sugli organi di stampa sia vera; ma, certamente, se qualcuno è uscito fuori dal binario della solidarietà, a deragliare è stato soltanto lui, non il popolo larinese”. Però, se un Sindaco è incerto circa la veridicità di una notizia, non si mette a confermarla indirettamente, soggiungendo:”Se qualcuno pensa di educare i propri figli ‘separandoli’ dai ‘diversi, ha sbagliato epoca, nazione, comunità. Se qualcuno pensa di utilizzare la scuola per creare ghetti, sia essa pubblica o privata, non troverà nessuno disposto a seguirlo. Perché Larino e i Larinesi sono ‘diversi’”. Ma diversi da cosa, se la menzionata circolare ministeriale dell’11 dicembre scorso comunica che, nella stesura del Piano triennale dell’offerta formativa, il lavoro potrà essere organizzato per gruppi di livello.

Allora? O il “razzismo” esiste solo nella testa di qualcuno o è “razzista” pure l’intero Ministero dell’istruzione. Insomma c’è da credere che se, prima di parlare, a Palazzo ducale si ragionasse, forse non si direbbero cose giustificate solo dal bisogno di mettersi in mostra prima delle elezioni politiche, regionali e comunali.

Claudio de Luca

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione