A Larino celebrato il 25 aprile tra ricordo, testimonianza e impegno
LARINO. 25 Aprile: il ricordo, la testimonianza e l’impegno. Nel ricordo di Michele Trivisonno, ultimo reduce larinese della Seconda Guerra Mondiale, scomparso martedì scorso all’età di 93 anni, e a cinque anni dalla morte di Gennaro Silvano, fondatore della sezione combattentistica di Larino e Medaglia d’Onore ai deportati nei lager nazisti, si è celebrato a Larino il 73esimo anniversario della lotta di Liberazione dal nazi-fascismo.
Ricordo ma anche impegno a preservare i valori della Resistenza da cui è nata la Democrazia sono gli elementi sui quali è incentrato il pensiero di Giuseppe Silvano, Presidente della sezione frentana dell’Associazione Combattenti e Reduci.
Una riflessione che parte da un assunto: chi vive oggi la precarietà nel proprio quotidiano, sul lavoro, a scuola o all'università, può forse fare fatica a trovare dei punti di contatto con il passato, presi come siamo dal presente incerto e fragile e dall'ansia per il futuro.
Il valore stesso dell’Antifascismo oggi è percepito come un retaggio culturale da superare, gettato dentro il calderone del '900 come ideologia, come se il fascismo non esistesse più o non ne esistessero forme nuove e differenti.
Questo valore rischia di finire sterilizzato, se a farsene portatori sono gli stessi che a giorni alterni cercano di piegare le istituzioni della Repubblica a proprio vantaggio e demoliscono lo Stato sociale, contribuendo ad aumentare le disuguaglianze tra i cittadini.
Chi oggi guarda e si batte per un altro modello di società, diversa e più equa, può partire dall’esempio delle persone che agivano con l'intenzione di trasformare la società in modo radicale perché vi fosse una vera partecipazione alla ricostruzione del Paese dopo la guerra.