Agorà: «Il circo in Parrocchia, sorprende, emoziona e coinvolge»

sab 07 luglio 2018
Attualità di La Redazione
2min
Circo in parrocchia ©Diocesi Termoli larino
Circo in parrocchia ©Diocesi Termoli larino

TERMOLI. Uno spettacolo riuscito e carico di emozioni quello proposto dalla Caritas della Diocesi di Termoli-Larino in occasione della seconda serata di Agorà – Germogli di vita.

L'evento “Metti in circo(lo) il tuo amore” si è svolto, a causa del maltempo, nel salone della Cittadella della carità alla presenza di un pubblico numeroso che ha apprezzato l'iniziativa ispirata a un progetto della Caritas di Sassari.

Si tratta del Circo in parrocchia.

I ragazzi delle comunità parrocchiali del territorio sono stati coinvolti con entusiasmo in un percorso di preparazione alle singolari attività dagli operatori della Caritas sarda (Piero, Lidia, Alessio e Luigi) ma anche in momenti di ascolto, confronto e conoscenza di sé. Acrobatica, giocoleria, clown, le arti circensi sono state valorizzate come un veicolo particolare per comunicare il Vangelo in maniera attraente usando i linguaggi dei giovani in vista anche del prossimo Sinodo dei vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

Un'occasione per ricordare che i giovani possono e devono essere al centro della pastorale così da poter diventare testimoni con i loro coetanei di una vita piena, vissuta all’insegna della condivisione, della solidarietà e dello stare insieme.

Lo spettacolo è stato preceduto dall'intervento di Gianni Pinto della Caritas di Termoli-Larino che ha presentato i servizi evidenziando i valori alla base di un impegno condiviso da anni sul territorio: la prossimità, l'ascolto, l'accompagnamento e tanti gesti di servizio e amore autentico nei confronti di ogni persona, senza distinzioni di lingua, di razza o di provenienza. La Caritas ha ringraziato gli operatori della realtà “gemella” di Sassari per la disponibilità, la passione e il desiderio di mettere in cantiere uno scambio di esperienze positive.

La Caritas di Termoli-Larino.

All’Istituto Gesù e Maria, nel cuore del borgo antico di Termoli, ogni giorno le Suore della Carità, gli operatori e i volontari si sforzano di accompagnare quanti vivono la povertà, l’emarginazione, la solitudine, le difficoltà economiche, familiari e relazionali. Più di cinquemila sono i pasti serviti ogni anno.

Più di mille quanti beneficiano, due volte a settimana, del servizio docce per potersi lavare e ricevere un cambio d’abiti pulito perché la dignità passa anche da qui. Fondamentale, poi, il ruolo svolto dal Centro di Ascolto: crocevia di storie e di volti, è il luogo in cui la comunità cristiana prende in carico le problematiche del territorio accompagnando i beneficiari in un percorso di consapevolezza di sé per cercare di trovare insieme le risposte più adatte attraverso i vari progetti in atto: dal sostegno alla vita neonatale e allo studio, fino ai progetti di microcredito.

Dall’ascolto e dalla condivisione di un progetto di vita, fino all’accompagnamento delle Caritas sul territorio. Dalla sensibilizzazione attraverso iniziative ad hoc fino all’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati col progetto Sprar “Rifugio sicuro” attivato dal Comune di Termoli e gestito dall'Istituto Gesù e Maria. La Cittadella della Carità si qualifica allora come un luogo in cui mani, testa e cuore ogni giorno si sforzano di realizzare una fantasia della carità che non conosca confini.

Questa sera, invece, in piazza Duomo a Termoli alle 21.30 l'evento a cura della Pastorale del lavoro concerto/testimonianza band Forjay

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